instabile
instàbile (raro o ant. istàbile) agg. [dal lat. instabĭlis, comp. di in-2 e stabĭlis «stabile»]. – 1. a. In genere, non stabile, che non permane durevolmente nel medesimo stato ma è soggetto [...] psichico: essere i. di carattere, di umore (o avere un carattere, un umore i.); essere i. nei propositi; in psicologia, di bambino o ragazzo che presenta instabilità emotiva (anche sostantivato: è un instabile). b. Nel linguaggio scient., di un tipo ...
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instabilita
instabilità (raro o ant. istabilità) s. f. [dal lat. instabilĭtas -atis]. – 1. a. L’essere instabile, qualità o condizione di ciò che manca di stabilità: i. di equilibrio; i. di una situazione; [...] . 2. Tendenza a cambiare facilmente idea, umore, sentimenti: i. di carattere, di umore, di propositi; in partic., in psicologia, i. emotiva, anomalia del carattere contraddistinta da frequenti cambiamenti di tono e di intensità nelle emozioni. ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla [...] di alcuni possono esercitare su altri: il c. del vizio, del peccato; certe idee si propagano per contagio. In partic., in psicologia, c. psichico, la trasmissione da un individuo all’altro di idee, convinzioni, sentimenti o stati d’animo; sul piano ...
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paleopsicologia
paleopsicologìa s. f. [dal ted. Paläopsychologie, comp. di paläo- «paleo-» e Psychologie «psicologia»]. – Termine introdotto dallo psichiatra e psicologo svizz. C. G. Jung (1875-1961) [...] per indicare lo studio e l’analisi dei processi psichici arcaici e primordiali e degli archetipi dell’inconscio collettivo ...
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antilogia
antilogìa s. f. [dal gr. ἀντιλογία «contraddizione», comp. di ἀντί «contro» e λόγος «discorso»]. – 1. Contraddizione, oppure antitesi, opposizione, di idee e di termini. In partic., presso [...] è stata sostituita nell’uso da antinomia. In stilistica, è talora usato come sinon. di ossimoro. 2. In psicologia, a. della volontà, condizione di turbamento, in cui il soggetto compie inconsciamente azioni illogiche che sono contrarie ai principî ...
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acquisito
acquiṡito part. pass. e agg. [dal lat. acquisitus, part. pass. di acquirĕre «acquistare»]. – 1. Che è stato acquistato, che è divenuto proprietà o possesso di qualcuno: diritti a., nel linguaggio [...] ereditarî (geni): questi caratteri non sono pertanto trasmissibili alla discendenza né possono influire nei processi evolutivi. In psicologia, di tutto ciò che non è possesso originario della coscienza, ma di cui questa si appropria nel processo ...
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contenuto2
contenuto2 s. m. [part. pass. di contenere]. – 1. a. Ciò che è contenuto in qualche cosa: il c. d’una cassa, d’un recipiente, di un pacco postale; s’è rotto il fiasco e tutto il c. s’è sparso [...] , megabyte, ecc.). In logica, c. di un concetto, la sua comprensione, cioè il complesso delle sue determinazioni. In psicologia, c. della coscienza, l’insieme dei dati che costituiscono uno stato di coscienza. Analisi del c., metodologia di ricerca ...
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vocalizzazione
vocaliżżazióne s. f. [der. di vocalizzare]. – Il fatto di vocalizzare e di vocalizzarsi o di venire vocalizzato, e il modo con cui si attua e risulta. In partic.: 1. a. In fonetica storica, [...] , lo stesso che vocalizzo, soprattutto quando consista in un esercizio elementare (scala, arpeggio e sim.). 3. In psicologia dell’età evolutiva, emissione di suoni articolati, costituiti da singole vocali, o anche sillabe, come forma di informazione ...
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vocalizzo
vocaliżżo s. m. [der. di vocalizzare]. – 1. In musica, canto eseguito su vocali e non su parole o sui nomi delle note. In partic.: a. Esercizio didattico elementare (scala, arpeggio, e sim.) [...] d’indole puramente artistica: i v. di G. Rossini. c. Denominazione generica, impropria, dei melismi, delle fioriture, ecc., nel canto, in quanto si svolgono sulle vocali. 2. Nel linguaggio della psicologia, lo stesso che vocalizzazione (nel sign. 3). ...
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zelotico
agg. Da zelota; proprio di chi osserva rigorosamente i precetti religiosi. ◆ per il vicedirettore del «Corriere» il cambio di ruolo è decisivo: da isolata voce critica di Avvertitore (nadhir) [...] – arresi per principio, per penuria di chiaroveggenza – a fondamentalista cristiano di limitante segno cattolico, con l’inevitabile psicologia zelotica del neofita. (Guido Ceronetti, Sole 24 Ore, 30 marzo 2008, p. 47, Religioni e società).
Derivato ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra sia stato usato per la prima volta dall’umanista...
psicologia
Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Insieme alla p. razionale o filosofica, che...