emozione
1. MAPPA Si chiama EMOZIONE una viva impressione, che può essere un’eccitazione positiva o un senso sgradevole di turbamento (l’e. della vincita, di quell’incontro inatteso; andare in cerca [...] necessariamente durevole (lasciarsi trascinare dalle emozioni del momento), mentre la parola sentimento, nell’uso comune, è connotata da una maggiore profondità e stabilità. 2. Il linguaggio della psicologia definisce l’emozione in modo più preciso ...
Leggi Tutto
globalizzazione
1. La GLOBALIZZAZIONE è, in senso generale, la considerazione di una serie di elementi nella loro totalità, anziché uno a uno. 2. La parola in questo senso non è molto usata nel linguaggio [...] comune e rimane confinata all’àmbito della psicologia e della pedagogia, in cui indica una forma di apprendimento per cui Paesi un tempo esclusi, con tutte le conseguenze politiche e sociali del caso (la g. dei mercati).
Citazione
Il lavoro fungibile, ...
Leggi Tutto
profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] (Dante); una p. ferita; nel linguaggio medico, ferita p., quella che va al di sotto del piano fasciale; iniezione p., praticata in e in psicologia, il p., gli strati della coscienza più lontani dalla consapevolezza; psicologiadel p., espressione ...
Leggi Tutto
comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi [...] e l’analisi delle correlazioni individuo-ambiente a tutta la psicologia, compreso l’uomo, contestando l’uso dell’introspezione e e passibili di controllo intersoggettivo. 2. Nel linguaggio della critica d’arte, corrente artistica d’avanguardia ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni dellinguaggio [...] generiche: s. di coscienza (in psicologia, qualsiasi fenomeno psichico, e più specificamente vita a un amore perfetto di Dio e del prossimo, soprattutto attraverso i voti religiosi. Con uso fig., nel linguaggio com., essere, sentirsi in s. di ...
Leggi Tutto
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente [...] psicanalitico, psicanalizzare, più frequenti nel linguaggio comune (le sole in uso, psicologia analitica (v. psicologia); p. adleriana (dal nome del neurologo e psicologo austr. A. Adler, 1870-1937), lo stesso che psicologia individuale o psicologia ...
Leggi Tutto
fantasma
s. m. [dal lat. phantasma, gr. ϕάντασμα, der. di ϕαντάζω «mostrare», ϕαντάζομαι «apparire», dal tema ϕαν- di ϕαίνω che, sia nell’attivo sia nel medio ϕαίνομαι, ha gli stessi sign.] (pl. -i). [...] qualche motivo dagli scaffali. 2. Nel linguaggio della critica e dell’estetica, f visione, l’immagine quale si presenta all’intuizione del poeta, e dell’artista in genere, e della fantasia poetica. 3. Nella psicologia aristotelica, l’immagine di una ...
Leggi Tutto
forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] Per la teoria o psicologia della f., in psicologia, v. Gestalttheorie. Forma da scarpe, apparecchio di legno che ha la forma del piede e sul quale il calzolaio tende i pezzi di il carattere tipografico. 7. Nel linguaggio sport., ma con larga diffusione ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera [...] del caldo, del freddo; l’alta camera [il cervello] ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro p. (Dante). b. In psicologia di cui il soggetto non ha consapevolezza. 2. Nel linguaggio amministr. (secondo il sign. 2 di percepire), l’atto ...
Leggi Tutto
folla
fòlla (o fólla) s. f. [der. di follare1; cfr. calca, da calcare3]. – 1. Moltitudine di persone addensata in un luogo: c’era gran f. per le vie; la f. si disperse; mescolarsi tra la f., confondersi [...] apprezzamenti della folla. Con usi specifici: delitti della f., espressione impropria dellinguaggio giur. per indicare i delitti commessi per suggestione di una folla in tumulto; psicologia delle f. (o della massa), v. massa, n. 3 c; condizione ...
Leggi Tutto
Psicologo tedesco (Meckesheim, Baden, 1879 - Los Angeles 1963); assistente, a Würzburg, di O. Külpe che seguì a Bonn; in quegli anni si avvicinò ai gestaltisti della scuola di Graz (Die Gestaltwahrnehmungen, 1913). Dopo la guerra fu professore...
Mizzau, Marina. – Filosofa italiana (Roma 1936 - Bologna 2023). Laureata in Filosofia all'Università di Bologna (1960), ordinaria di Psicologia della comunicazione (1983-2009) in questo ateneo, ha condotto pionieristici studi nell’ambito della...