maniacomanìaco agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. maniacus, der. del lat. tardo manĭa «mania»] (pl. m. -ci). – 1. Di cosa, condizione o comportamento che ha il carattere o gli aspetti della mania, [...] custodisce quei suoi ricordi con una gelosia quasi m.; oppure in quello più ristretto assunto nella neuropsichiatria: psicosimaniaco-depressiva (v. manìaco-depressivo). 2. Riferito a persona, per lo più in funzione di sost., che soffre di manie: è ...
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psicosipsicòṡi s. f. [der. di psico-, col suff. medico -osi]. – 1. Malattia mentale, condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esperienza, [...] che le esprimono (perciò spesso considerata equivalente a schizofrenia): p. endogene, esogene, organiche; per la p. maniaco-depressiva, v. maniaco-depressivo. 2. Per estens., idea fissa, ossessione morbosa e spesso priva di validi motivi: ha la p ...
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maniaco-depressivomanìaco-depressivo agg. – In psichiatria, psicosimaniaco-depressiva, grave malattia mentale caratterizzata da una patologica alterazione del tono dell’umore, che presenta fasi di [...] esaltazione e di depressione, le quali nelle forme tipiche si alternano e sono separate da intervalli più o meno protratti di sufficiente normalità ...
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pazzia
pazzìa s. f. [der. di pazzo]. – 1. Nel linguaggio com., qualsiasi forma di alterazione, persistente o temporanea, delle facoltà mentali (è termine raro nel linguaggio scient., dove si parla invece [...] di infermità o malattia mentale, o più specificamente di psicosi, psicopatia, ecc.): dare segni di p. (non com., dare in p.); esser forme cliniche oggi considerate nell’ambito della psicosimaniaco-depressiva; per p. morale, espressione anche questa ...
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periodico2
perïòdico2 agg. [dal lat. periodĭcus, gr. περιοδικός, der. di περίοδος «periodo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha luogo, si manifesta o si ripete a intervalli regolari, o più o meno regolari, di [...] tipo di paralisi con inizio improvviso che regredisce, in genere, dopo un breve lasso di tempo; psicosi p., la psicosimaniaco-depressiva. Febbre p. (o febbre della Mosa), malattia infettiva trasmessa dai pidocchi, caratterizzata dall’alternarsi di ...
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tachipragia
tachipragìa s. f. [comp. di tachi- e gr. -πραγία «il fare, azione», dal tema di πράσσω «fare»]. – Nel linguaggio medico, attività motoria più o meno accelerata, espressione di tachipsichismo, [...] di natura ora temperamentale ora patologica (fasi di eccitamento nella psicosimaniaco-depressiva). ...
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ciclotimia
ciclotimìa s. f. [comp. di ciclo- e -timia]. – In psicologia e psichiatria, condizione morbosa dell’umore contraddistinta da frequente e improvviso alternarsi di stati psichici di esaltazione [...] e di depressione; è detta anche psicosimaniaco-depressiva. ...
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comorbidita
comorbidità s. f. In medicina, la presenza contemporanea nello stesso soggetto di due o più malattie; comorbilità. ♦ Il farmaco tende a ridurre quelle vette estreme di produttività frenetica, [...] malinconia intese come condizioni patologiche. Non dobbiamo dimenticare che la particolare correlazione esistente tra la psicosimaniacodepressiva e comorbidità con disturbo ossessivo-compulsivo, panico (ed epilessia) con la produttività sul piano ...
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MANIACO-DEPRESSIVA, PSICOSI (XXII, p. 118)
Lucio BINI
I progressi recenti più importanti in questo campo riguardano lo studio delle forme depressive. È stata confermata la rarità delle pure forme maniacali e la notevole prevalenza delle forme...
maniaco-depressiva, psicosi
Malattia mentale caratterizzata da una patologica alterazione del tono dell’umore, che presenta fasi di esaltazione e di depressione (➔ bipolare, disturbo).