parare
v. tr. [lat. parare «preparare, allestire, apparecchiare» (e inoltre «procurare, acquistare, comprare»)]. – 1. ant. Preparare, apparecchiare, apprestare, in frasi come p. insidie, p. il convito [...] ). ◆ Part. pass. parato, con valore verbale e anche come agg.: Le mense riccamente son parate E tutte le vivande accomodate (Pulci); chiesa, sala, strada parata a festa; Il cucù dell’ore che canta, le sedie parate a damasco Chèrmisi (Gozzano). Per ...
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mortorio
mortòrio (ant. mortòro) s. m. [der. di morto]. – 1. Funerale: Quivi l’essequie s’ordina e ’l mortoro (Pulci); gli han fatto un mortorio che era tanto tempo che non se ne vedeva uno così bello [...] (Panzini). Non più viva in senso proprio, se non nell’uso pop., la parola è invece com. in senso fig., con riferimento a festa, spettacolo, cerimonia, ritrovo e sim., che si svolgono freddamente e in silenzio, ...
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comunque
comùnque avv. e cong. [comp. di come e -unque]. – 1. Seguito da verbo al congiuntivo: a. In qualunque modo: c. vadano le cose, bisogna rassegnarsi; c. tu la pensi, io agisco così. b. non com. [...] di nulla. 2. ant. Con il verbo all’indicativo, appena che: C. questo romor fu sentito, A furia ognun si lieva da sedere (Pulci). 3. Usato ellitticamente, in frasi di tono risolutivo o conclusivo, ha valore simile a «in ogni modo, in ogni caso» o «per ...
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cammucca
cammuccà (o camuccà; anche cammoccà, camoccà) s. m. [dal pers. kamkhā, attrav. il fr. ant. camocas], ant. – Nome d’un ricco drappo orientale per abiti: un certo vestir rosso Di camuccà (Pulci). ...
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scusso
agg. [dal lat. excussus, part. pass. di excutĕre: v. scuotere], ant. – Privato, spogliato di qualcosa; e assol., privo di tutto (cfr. il sign. 2 di scosso): Dicea Margutte: «In questo sta il guadagno: [...] Quando tu lasci più il brigante scusso» (Pulci). Presente ancora in usi region. in alcune espressioni quali, per es.: una fetta di pane scusso, solo, senza companatico, stipendio scusso scusso, il solo stipendio, senz’altro. ...
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micante
agg. [dal lat. micans -antis, part. pres. di micare «risplendere»], letter. ant. – Risplendente: più che ’l sol belli e micanti (Pulci). ...
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zampognare
v. intr. [der. di zampogna] (io zampógno, ... noi zampogniamo, voi zampognate, e nel cong. zampogniamo, zampogniate; aus. avere), non com. – Suonare la zampogna; per lo più in frasi di tono [...] scherz. o spreg.: quei suonatori ambulanti zampognano tutto il santo giorno. Fig. (ant.), con ironia, gridare, urlare di dolore: pensò d’appiccarli un susorno [= colpo] Al capo, e dir ch’a suo modo zampogni (Pulci). ...
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approdare2
approdare2 v. intr. [der. di prode] (io appròdo, ecc.), ant. o letter. – Giovare, essere utile: nulla lo scudo approdava (Pulci); piacere, garbare, andare a genio: se trovi cosa che non ti [...] approdi, segna e rimanda (Carducci) ...
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micca2
micca2 s. f. [etimo incerto], ant. – Minestra, pappa: Ulivieri abandonò la m. (Pulci); Vieni, mia ma’ [= madre] la m. ha scodellata (Buonarroti il Giov.). ...
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PULCI (lat. scient. Aphaniptera o Siphonaptera; fr. puces; sp. pulgas; ted. Flöhe; ingl. fleas)
Athos Goidanich
Ordine di insetti olometaboli, atteri, ectoparassiti. Per i caratteri morfologici e biologici dell'ordine v. afanitteri.
Le 500...
Sifonatteri Ordine di Insetti (detti anche Afanitteri) piuttosto omogeneo, con poche affinità con gli altri ordini della classe; comprendente diverse famiglie con specie di piccole dimensioni, compresse, attere, note con il nome di pulci (➔...