scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi [...] a quello sottostante; sc. da una montagna, sc. giù per la china (anche di animali o di veicoli); sc. dal pulpito, sc. di cattedra (anche fig., essere meno saccenti nelle proprie affermazioni); sc. dal letto, alzarsi. b. Smontare: sc. da cavallo ...
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albertosordiano
agg. (scherz.) Alla maniera dei personaggi interpretati dall’attore Alberto Sordi (1920-2003). ◆ Non so se simili medici di famiglia esistano ancora. Credo che qualcuno sia rimasto. […] [...] di albertosordiana memoria, ma dal «prodiere». Fateci caso, ogni cafonauta possiede un prodiere, ingarbugliato tra i candelieri del pulpito di prora, nel posto più pericoloso che ogni persona che va per mare rifugge anche in porto, figuriamoci in ...
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parapetto
parapètto s. m. [comp. di para-1 e petto]. – 1. a. Struttura verticale (per lo più fissa) in muratura o altro materiale, che in origine arrivava fino all’altezza del petto di una persona ma [...] ’esterno o all’interno di essa: il p. di un pozzo; il p. di un palco, di una tribuna, di un ballatoio; vide un pulpito, e dal p. di quello spuntar un non so che di convesso, liscio e luccicante (Manzoni). b. Parte di un’opera fortificata che serve a ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] il mare. 4. Con compl. oggetto di persona, soltanto nell’espressione, ormai rara, d. in chiesa, fare le notificazioni dal pulpito del nome degli sposi, fare le pubblicazioni: domenica vi dico in chiesa (Manzoni). 5. Modi e locuz. particolari: dire di ...
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exultet
‹eġ∫ùltet› v. lat. [3a pers. sing. del pres. cong. di exultare «esultare», quindi «esulti!»], usato in ital. come s. m. – Nome di alcuni manoscritti (propriam. rotoli) liturgici, così chiamati [...] spesso riccamente illustrati con figurazioni simboliche di alta qualità artistica, con la particolarità che le figure sono capovolte rispetto alla scrittura, allo scopo di permetterne l’osservazione ai fedeli lasciando pendere i rotoli dal pulpito. ...
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tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale [...] cantori, ecc.), nonché le gallerie poste sulle navate laterali (matronei). Anticam., si chiamò con lo stesso nome anche il pulpito o ambone. c. In musei e biblioteche, il termine è talora usato a designare uno spazio, di solito absidato, riservato ...
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salire
(ant. saglire) v. intr. e tr. [lat. salire «saltare»] (pres. salgo, sali, sale, saliamo, salite, sàlgono [ant. o pop. salisco, salisci, ecc.; ant. sàglio, sagli, sàglie, sagliamo, saglite, sàgliono]; [...] , sul podio; per arrivare allo scaffale salì in piedi su una sedia; frequenti le locuz. fig. s. in cattedra, s. sul pulpito, assumere toni e atteggiamenti da saccente; s. al (o sul) trono, diventare re, cominciare a regnare; il sign. fig. è esclusivo ...
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nativita
natività s. f. [dal lat. tardo nativĭtas -atis, der. di nativus «nativo, della nascita»]. – 1. Nascita; con sign. generico è ant.: essendo più anni passati dopo la n. della fanciulla (Boccaccio); [...] .: la N. del Baldovinetti, del Correggio, del Rubens, del Rembrandt, ecc., in pittura; la N. di Nicola Pisano, raffigurazione in rilievo nel pulpito del Duomo di Siena), o di Maria, meno com. di altri santi (e in questi casi, nei quali si alterna con ...
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Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il luogo dove siede il magistrato quando...
pergamo
Il " pulpito " da cui in chiesa il predicatore arringa i fedeli: in Pg XXIII 100 Tempo futuro m'è già nel cospetto / ... nel qual sarà in pergamo interdetto [cfr. Benvenuto: " vetabitur publice in pulpito "] / a le sfacciate donne...