puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche [...] in funzione di agg.: movimento p.; lotte p., dei puritani. 2. estens. Persona che ostenta un moralismo eccessivamente rigido e intransigente: fare il p.; atteggiarsi a p.; e come agg.: mentalità p., atteggiamento p., da puritano. ...
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n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore [...] evoca un passato a tal punto intollerabile che è stata espunta da ogni forma di comunicazione ufficiale. Il vocabolario risciacquato nel puritano senso di colpa l’ha ridotta a “N-word”, accanto alla “F-word” e ad altre parole indicibili indentificate ...
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eccezionalista
agg. Caratterizzato da un ruolo e da una missione ritenuti eccezionali e straordinari. ◆ per chi conosce l’America e la sua letteratura moraleggiante, e l’impatto del moralismo americano [...] sulla politica americana, il suo carattere puritano, eccezionalista e moraleggiante non fa che conformarsi a un’abituale, benché esasperante, stile americano. [George W. ] Bush potrà pure avere ai fianchi le colt dello sceriffo Gary Cooper in ...
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puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra [...] il 17° e il 18° secolo, col proposito di dare alla chiesa anglicana un assetto più conforme ai principî della Riforma e un carattere più rigidamente calvinistico; si basava su una stretta osservanza delle ...
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gamer
s. m. e f. Appassionato di videogiochi. ◆ Per chi gioca in rete i grandi giochi di ruolo, gli strategici e le avventure, invece, non è così. Lì i mondi creati dagli ambienti di gioco con centinaia [...] possibilità di una new game, se non quando il tutto finirà, se mai finirà. Questo è molto frustrante, e nell’ambiente puritano e idealista dei gamers moralmente inaccettabile. Lo è anche per le Case, visto che si paga per giocare e non si gioca ...
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moralismo
s. m. [der. di morale1]. – 1. Tendenza a dare prevalente o esclusiva importanza a considerazioni morali, spesso astratte e preconcette, nel giudizio su persone e fatti della vita, della storia, [...] dei principî della morale comune: lui era colpito da come sotto i suoi modi sregolati era ancora leggibile il m. puritano ... della sua infanzia (Andrea De Carlo). 2. Dottrina che considera la norma morale prioritaria rispetto a ogni altro valore e ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] persona, venire, provenire: esce da una famiglia di contadini, o da una nobile famiglia; esce da un ambiente molto severo e puritano. 3. Con riferimento, come soggetto, a cose concrete o astratte, venire fuori da un luogo chiuso, da un ambiente o da ...
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Teologo e storico puritano (Londra 1678 - ivi 1743), pastore a Londra (dal 1706) pubblicò una History of New England (1720) e la fondamentale History of the Puritans, fino al 1689 (4 voll., 1732-38); difese in scritti (1722) l'innesto del vaiolo.
Teologo puritano (Marland 1586 - Burnley, Lancashire, 1637). Ebbe subito, come predicatore, un grande successo; intorno a lui si raccolsero, autorizzati peraltro dalla sua liberalità teologica, un gruppo di antinomisti, che da Grindleton (Yorkshire)...