solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] articolo, al sost. o al pron. pers.): il monoteismo afferma l’esistenza di un solo Dio (o di un Dio solo); ha un figlio s., ha quella figlia s.; è il s. amico che ho; non c’è altro pane, è rimasto questo s.; stanza con una s. finestra; mi rimane una ...
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popolazione
popolazióne (ant. populazióne) s. f. [dal lat. tardo populatio -onis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. L’insieme delle persone viventi in un dato territorio, considerate nel loro complesso [...] e nell’estensione numerica: la p. della Terra o p. mondiale; p. rurale, urbana; la p. delle campagne e quella delle città; la p. di un comune, di una regione, di uno stato; registro della p., nei comuni; movimento della p., il suo variare numerico ( ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] ). In locuz. particolari che si riferiscono alle varie forme dell’operare umano: porre mano (mettere m.) a un lavoro, iniziarlo: quella mattina, io andava mettendo mano ora a una cosa, ora a un’altra (Manzoni); e con l’indicazione degli strumenti di ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] invece, solitario, abbandonato, deserto: s’avenne in un luogo molto salvatico della città: dove veduta una gran grotta, in quella per istarvi quella notte si mise (Boccaccio). 2. a. Di animale, che vive in libertà (contrapp. a domestico): il cervo è ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] v. (per pressioni minori di 10-5, cioè di un centomilionesimo, di pascal); pompe da vuoto (dette anche pompe pneumatiche), quelle utilizzate nella tecnica del vuoto: a seconda dei tipi di pompa, le molecole residue del gas che devono essere rimosse ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] e nota sia a chi parla sia a chi ascolta: ha telefonato di nuovo quel t. per sapere se ...; e come agg.: è il cugino di quella tal Maria di cui t’avevo parlato. b. Come agg. e riferito a cosa, un tal quale, una tal quale, un certo, una certa, con ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. [...] elevato), sia la parola la cui ultima sillaba è atona. 2. s. m. Nel linguaggio musicale: a. Voce maschile intermedia tra quella del tenore e quella del basso, estesa in media dal si bem.1 al sol3 o dal sol bem.1 al mi3; è soprattutto apprezzata nell ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] per le semiconsonanti: la lettera u ha sempre avuto tutt’e due i valori, vocalico e semiconsonantico, e un tempo aveva anche quello consonantico di v (es. uno 〈ùno〉, uomo 〈u̯òmo〉, e nella scrittura antica uino 〈vìno〉 accanto a vino); dalla lettera i ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] e mobilità e dal fatto che nessun richiedente e nessun offerente è in grado di influire più degli altri sul prezzo; mercato p., quello in cui l’offerta e la domanda di prodotti finiti, servizî e fattori produttivi hanno la massima mobilità e in cui i ...
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adozione
adozióne s. f. [dal lat. adoptio -onis, der. di adoptare «adottare»]. – 1. Istituto giuridico che consente di formarsi una filiazione civile, che sorge cioè non già per vincolo di sangue, ma [...] sinon. di elezione, scelta e sim., ma solo in determinate frasi: l’a. di un nuovo sistema di vita; patria di a., quella elettiva, non di nascita; a. di un provvedimento disciplinare, di una deliberazione, ecc.; a. dei libri di testo, la scelta dei ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...