urlocrazia
s. f. Il potere derivante dal sapersi imporre, dal saper far valere le proprie richieste, arrivando perfino a urlare. ◆ Secondo gli autori [Andrea Monorchio e Luigi Tivelli] la vita politica [...] » è poi «l’urlocrazia», «basata sul fatto che chi urla di più è destinato a lasciare più il segno, di Stato al servizio di vari governi, nel suo «Questionando. Le sei questioni che bloccano l’Italia» conia questo neologismo, accompagnato da quello di ...
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tranquillare
v. tr. e intr. [dal lat. tranquillare, der. di tranquillus «tranquillo»]. – 1. a. tr. Rendere tranquillo, calmare, sedare (è forma sentita oggi come meno com. e più letter. di tranquillizzare): [...] a bada, far stare quieto: ciò avea fatto in prova [= apposta] per t. la in lungo: uno uffiziale che tranquilla le questioni [= le cause, le liti], e non tranquillo, rassicurarsi, calmarsi (meno com. di tranquillizzarsi): vedendo che non c’era più ...
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rigorista
s. m. e f. e agg. [der. di rigore] (pl. m. -i). – 1. Chi, o che, si distingue per il suo rigorismo, per la sua intransigenza, oppure segue o sostiene una posizione di rigorismo: Kant, in fatto [...] , è un r.; le correnti del giansenismo meno rigoriste; in questioni linguistiche, sono purista, ma non rigorista. Come agg., anche con il sign. di rigoristico: assumere un atteggiamento r.; sostenere una posizione rigorista. 2. Nel gioco del calcio ...
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portento
portènto s. m. [dal lat. portentum, propr. «presagio, segno celeste», der. di portendĕre «presagire» (v. portendere)]. – 1. Avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle [...] . ed enfatico, analogo a quello di miracolo e prodigio: a. Fatto straordinario o comunque inconsueto, spec. ); anche iron.: sei proprio un p. di intuito, di prontezza di riflessi; nel frantendere le questioni e nel prendere un violino per un trave ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] ti (es. nazione o natione, azione o azzione o attione o actione): questione che, come s’è visto, ebbe risposta positiva per la grafia zi; , e tuttora seguita, ha fatto scomparire i segni esteriori d’una distinzione di durata allora in decadenza e oggi ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] altezza o distanza, anche solo potenzialmente, e indipendentemente dal fattodi toccare o no: è così alto che con la mano ha toccato varie questioni importanti; in usi ant. o rari anche intr., con compl. di argomento: Questa fortuna di che tu mi ...
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dichiarazione
dichiarazióne s. f. [dal lat. declaratio -onis]. – 1. a. L’atto del dichiarare, nei sign. 1, 2 e 3 del verbo, e le parole o lo scritto con cui si dichiara: fare una d., e, in senso più [...] . In senso più strettamente giuridico, documento che contiene l’attestazione di una circostanza difatto che attribuisce al dichiarante particolari diritti o doveri: d. dei redditi, denuncia di tutti i proprî redditi che ogni contribuente è tenuto a ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] del p. di casa, quella rivolta solo alla soluzione diquestioni interne, di problemi di ordinaria amministrazione ( a cervello), in espressioni come fatto coi p., malamente, senza capacità o senza impegno: questo lavoro è fatto coi p.!; è un articolo ...
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incompetente
incompetènte agg. [comp. di in-2 e competente]. – 1. Che manca di competenza in senso giuridico, soprattutto con riguardo al diritto processuale e amministrativo: giudice, tribunale, organo [...] , per non averne sufficiente cognizione o esperienza: essere, dichiararsi i. in materia o in fatto d’arte, di meccanica, di letteratura; sono i. a pronunciarmi su tale questione; lo ritengo i. a dare un giudizio. Con valore più limitativo, inabile ...
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metalinguistico
metalinguìstico agg. [comp. di meta- e linguistico; nel sign. 1, der. di metalingua] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente o relativo alla metalingua, ossia al metalinguaggio (nel sign. 1 di [...] della struttura e della storia della lingua; si dice di considerazioni, studî, teorie, ecc., nelle quali il fatto linguistico è argomento valido e fondamentale per questioni d’altro genere, sociali, letterarie, religiose, filosofiche, psicologiche ...
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Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita o la morte d'una persona) e lo stesso...
DI PIETRO, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 10 genn. 1806 da Domenico e da Faustina Caetani, secondogenito di sette figli.
A partire dalla metà del secolo precedente la famiglia paterna era diventata tra le più in vista della...