sin-
[dal gr. σύν «con, insieme»; lat. scient. syn-]. – Prefisso di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, che indica unione, connessione, coesione, completamento, complessità, contemporaneità. [...] ital. la -n del pref. si assimila davanti a parole che cominciano con l-, m-, r-, s- (sillaba, simmetria, sissizio); si cambia in -m davanti a b- o p- (simbiosi, simpatia); tende a cadere avanti a s + consonante (sistilo). In chimica organica ...
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racemo
racèmo s. m. [dal lat. racemus]. – 1. a. letter. Racimolo, o più genericam. grappolo d’uva: un satiro in atto d’offrire a una capra un r. (D’Annunzio). b. In botanica, tipo di ramificazione e [...] d’infiorescenza, detta anche grappolo, formata da un asse principale che cresce più dei rami o che porta fiori su peduncoli distanziati l’uno dall’altro. 2. Motivo decorativo naturalistico molto usato ...
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stimolo
stìmolo (ant. stìmulo) s. m. [dal lat. stimŭlus «pungolo, incitamento, stimolo» (affine a instigare «istigare» e al gr. στίζω «pungere»; v. stigma1)]. – 1. a. non com. Pungolo, bastone terminante [...] Gli andò facendo la persona rossa Con un stimulo aguzzo (Ariosto). b. fig. Fatto, situazione, sentimento che spinge ad agire in un ., relazione stimolo-risposta (indicata anche con la sigla S-R), osservata per la prima volta dal fisiologo russo I. ...
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trilineare
agg. [comp. di tri- e linea]. – Che ha, che presenta tre linee, costituito da tre linee. Nella geometria del triangolo, polare t. di un punto P rispetto a un triangolo ABC, l’asse di omologia [...] r del triangolo dato e del triangolo avente per vertici i punti che si ottengono proiettando da P i vertici A, B, C rispettivam. sui lati BC, CA, AB. Se P coincide con il baricentro del triangolo, la sua polare trilineare è la retta all’infinito. In ...
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relazionare
v. tr. e intr. [der. di relazione] (io relazióno, ecc.). – 1. tr. Informare, ragguagliare con una relazione (usato spec. nel linguaggio burocr.): r. il questore sugli incidenti della nottata. [...] in relazione con qualcuno (usato soprattutto negli annunci): pensionato relazionerebbe con signora pari età scopo matrimonio. b. Avere una normale vita di relazione con gli altri, cioè normali rapporti nelle diverse situazioni sociali, pubbliche ...
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notturnale
agg. e s. m. [dal lat. tardo, eccles., nocturnalis, der. di nocturnus «notturno»], ant. o letter. – 1. agg. a. Relativo al notturno, come ufficiatura liturgica. Con uso di s. m., il notturno [...] stesso. b. Notturno, che avviene o si svolge di notte: spettacolo non più n., anzi supremamente diurno (R. Longhi). Come s. m., pittura che rappresenta un ambiente o una scena notturna (cfr. notturno, nel sign. 2 c). 2. s. m. Antico strumento ...
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ritardatore
ritardatóre s. m. [der. di ritardare]. – 1. (f. -trice) Chi ritarda, chi fa ritardare. Anche come agg.: fattori r.; azione ritardatrice. 2. Nome di varî strumenti o sostanze che servono a [...] : a. Nella tecnica, denominazione generica di dispositivo o circuito che introduce un certo ritardo (v. anche temporizzatore). b. In fotografia, sostanza (in genere bromuro di potassio) che normalmente entra a far parte, in minima quantità, del ...
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ritessere
ritèssere v. tr. [comp. di ri- e tessere] (coniug. come tessere). – 1. Tessere di nuovo, rifare la tessitura. 2. fig., letter. a. Preparare e attuare di nuovo macchinazioni o altre azioni tortuose [...] e complicate: r. intrighi, trame. b. Ripercorrere, rimettere insieme le fila col ricordo, ripensando: m’ingegnai dunque di ritessermi, com’io poteva, la storia dello sconsolato Tedesco (Foscolo). ...
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cera2
céra2 (o cèra; ant. cièra) s. f. [dal fr. ant. chiere (mod. chère), che è dal gr. κάρα «testa»]. – 1. a. Aspetto del volto, come manifestazione di buono o cattivo stato di salute: avere buona, [...] cattiva, bella, brutta, ottima, pessima cera. b. Aria del viso, come espressione di uno stato d’animo lieto o triste, o delle sé e per sé: E li pintor la miran per usanza, Per trar(r)e asempro di sì bella cera (Ch. Davanzati). 2. ant. Far buona ...
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egli
égli pron. pers. m. [lat. *ĭlli, lat. class. ĭlle]. – Pronome dimostrativo, usato come pron. pers. masch. di 3a persona sing.: egli vuole, egli dice. Si adopera, ormai raramente, con uso limitato [...] ant. o pop. tosc.: queste due forme sono adoperate solo davanti a consonante semplice o a uno dei gruppi f, v, p, b, t, d, c, g + l, r (ei crede; e’ parla come un libro stampato), mentre negli altri casi l’uso tosc. pop. ha, più spesso che egli, la ...
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T. R. B., Cultura (Trichterbecherkultur; Cultura del vaso con collo a imbuto)
A. M. Bietti Sestieri
Sotto questo nome vengono riunite un gruppo di manifestazioni culturali neo-eneolitiche che interessano una vastissima zona del continente...