ronzare
ronżare v. intr. [voce di origine onomatopeica] (io rónżo, ecc.; aus. avere). – 1. a. Mandare quel rumore sordo, continuo e vibrante, che producono volando alcuni insetti: senti come ronza quel [...] per l’aere un lento dardo (Poliziano); mi ronzano o mi sento r. gli orecchi. 2. fig. a. Affollarsi e rivolgersi insistentemente nella signora, non hanno principiato a ronzarle intorno de’ mosconi? (Manzoni). c. raro. Andare in giro, a zonzo: ronza ...
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rapina
s. f. [dal lat. rapina, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. a. In diritto penale, delitto contro il patrimonio, consistente nell’azione e nel fatto di impossessarsi, mediante violenza o minaccia, della [...] vasto ... va a cercare negli angoli le foglie passe ... e le porta in giro involte nella sua r. (Manzoni). b. poet. ant. Rapimento, ratto: Se la vecchia r. a mente avete, Euridice mia bella mi rendete (Poliziano, con allusione al mito del ratto di ...
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riparare1
riparare1 v. tr. [dal lat. reparare, propr. «riacquistare, ricuperare», comp. di re- e parare «procurare»]. – 1. Proteggere, difendere da una cosa pericolosa o dannosa, opponendo a essa un [...] a un fallimento, a un errore; ammoniti da Giove di r. alla solitudine della terra ... (Leopardi); male a cui la remissione degli uomini non poteva r. (Manzoni); assol.: purtroppo tocca a me r.; bisogna r. al più presto. b. tosc. Provvedere, fare ciò ...
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rettificare
v. tr. [dal lat. tardo rectificare, comp. di rectus «dritto» e tema di facĕre «fare» (v. -ficare)] (io rettìfico, tu rettìfichi, ecc.). – 1. Fare in modo che qualcosa assuma o riprenda l’aspetto [...] errori materiali, che si possono riconoscere e r. (Manzoni); rettifico, formula di correzione spesso usata dagli miscela omogenea di due o più componenti a distillazione frazionata o a raffinazione: r. la benzina, l’alcol, l’olio d’oliva. ◆ Part. pres ...
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romito
s. m. e agg. [variante pop. di eremita]. – 1. letter. o pop. Eremita: convento abitato da santi r.; far vita da r.; sai che son rimasto solo? solo, solo come un r. (Manzoni); Quasi r., e strano [...] sola e romita (Ariosto); l’ombra, tutta in sé romita (Dante), raccolta in sé stessa. Anche di luoghi: sentiero, bosco r.; via, strada r.; stanze r.; il Sol che nasce Su r. campagna (Leopardi). ◆ Dim., poco com., romitèllo, romitino; pegg. romitàccio. ...
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rossore
rossóre s. m. [der. di rosso]. – 1. ant. o raro. Il fatto, la condizione di essere rosso: un picciol fiumicello, lo cui r. ancor mi raccapriccia (Dante). 2. a. Colorito della pelle più rosso [...] maggiore afflusso di sangue: il suo viso ancora scolorito dalla malattia, fiorì d’un tratto del più vivo r. (Manzoni); a quella accusa gli salì il r. alla fronte; le sue gote si tinsero, o si dipinsero, si coprirono di rossore. b. fig. Il sentimento ...
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ricco
agg. [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). – 1. a. Che possiede denari, beni, sostanze e in genere mezzi di sussistenza in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale (si oppone, [...] futuro, sarebbe facile arricchirsi; chi non ha debiti è r.; chi ha la sanità è r. e non lo sa. Molto spesso sostantivato: i r. del paese; il povero mantiene il r. (prov.); Sia frugal del ricco il pasto (Manzoni). b. fig. Che ha un grande valore, che ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] rapporto di: il compenso per la collaborazione è stabilito in r. di quaranta euro a cartella; la mole della polenta era in r. dell’annata, e non del numero e della buona voglia dei commensali (Manzoni). 7. ant. a. Specie, qualità: Quivi vivande è di ...
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ruzzo
rużżo s. m. (raro rużża s. f.) [der. di ruzzare]. – 1. Il ruzzare, la voglia di ruzzare: avere il r., essere in r., avere voglia di ruzzare, di scherzare. 2. Voglia, capriccio in genere, spec. [...] e pericolose: gli è entrato il r. in corpo; si è svegliato col r.; domani, domani, vedrete se gli sarà passato il r. (Manzoni, alludendo alla folla che tumultuava in Milano); gli è saltato il r. di scrivere poesie; cavare il r. dal capo a uno, e più ...
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rimestare
v. tr. [comp. di ri- e mestare] (io rimésto, ecc.). – 1. Mestare di nuovo, o, più spesso, mestare con impegno o a lungo: r. l’uva nel tino: r. la calcina; r. la polenta, il sugo, la salsa, [...] (Jovine). 2. fig. Frugare, rimettere in discussione, riesaminare, spesso con intonazione di biasimo: non era proprio il caso di r. il suo passato; m’è parso che, essendo cose intralciate, cose vecchie e senza rimedio, fosse inutile di r. (Manzoni). ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria e il Liechtenstein, a S con l’Italia e...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...