triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con [...] di tre consonanti, l’insieme delle quali è portatore del significato lessicale generico, che si determina variamente a seconda della vocalizzazione e dei suffissi: per es., la radice «mlk» implica la nozione generica del «regnare»; di qui i singoli ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] le e. della mia riconoscenza. Quindi anche vocabolo, locuzione, come unità lessicale: e. popolare, poetica, letteraria, plebea, triviale; e. errata, se in essa non intervengono estrazioni di radice, irrazionale nel caso contrario; aritmetica se ...
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indice
ìndice s. m. [dal lat. index -dĭcis, propr. «indicatore», der. del tema di indicare «indicare»]. – 1. In senso generico ed etimologico (da cui si sviluppano tutti i sign. particolari), qualsiasi [...] parole presenti in un testo sottoposto a spoglio lessicale, ordinate alfabeticamente o in base alla frequenza il segno di radice e rappresenta l’esponente a cui va elevato il radicale per ottenere il radicando (nel caso della radice quadrata l’indice ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. [...] pass. suffissato, di parola fornita di suffisso; anche come s. m.: i prefissati e i suffissati ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica [...] e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema di una unità lessicale: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento di derivazione ...
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migratismo
s. m. In linguistica, forestierismo che arriva in italiano dalle lingue dei Paesi di recente immigrazione e che si riferisce in particolare a usi, cibi, pietanze, oggetti caratteristici delle [...] , visibilità e persistenza della cultura di appartenenza piuttosto che esteriore preziosismo lessicale. (L. Ricci, Treccani.it, 18 luglio 2019, Lingua italiana).
Derivato dalla radice migrat- di migrato, migratorio con l'aggiunta del suffisso -ismo ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito dalla neuropsicologia alla descrizione...
Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano alla radice -vis-.
Gli affissi non sono...