legume
s. m. [lat. legūmen (-mĭnis)]. – 1. In botanica, il frutto caratteristico delle piante leguminose, secco e deiscente, detto anche baccello, fatto da un solo carpello, che a maturità si apre per [...] o conservati: nutrirsi di legumi; minestra, contorno di legumi. In senso ampio, e meno proprio, si chiamano a volte legumi (o l. verdi, per traduz. del fr. legumes verts) tutti gli ortaggi di cui si mangia la foglia, o il fiore, o la radice. TAV. ...
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rizoide
riżòide s. m. [comp. di riz(o)- e -oide]. – In botanica, elemento uni- o pluricellulare che assomiglia a una radice o ne svolge alcune funzioni, come fissare la pianta al substrato o assorbire [...] le sostanze nutritive; si osserva in alghe, funghi, nel protonema delle briofite e nei protalli delle pteridofite ...
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rizoma
riżòma s. m. [der. di riz(o)-, col suff. -oma] (pl. -i). – In botanica, fusto sotterraneo, a sviluppo più o meno orizzontale, simile a una radice, dalla quale differisce per la sua struttura anatomica, [...] la presenza di gemme e catafilli e la mancanza della cuffia; può fungere da organo di riserva e essere ingrossato ...
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gemmiparo
gemmìparo agg. [comp. di gemma e -paro]. – In botanica, di radice o foglia che produce gemme, o di organismo che si riproduce per gemmazione, come i lieviti. ...
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rizomorfa
riżomòrfa s. f. [comp. di rizo- e -morfo]. – In botanica, fascio di ife morfologicamente simile alla radice di una cormofita e caratterizzato da accrescimento apicale e struttura più o meno [...] complessa ...
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vincetossico
vincetòssico s. m. [dal nome della specie vegetale da cui è estratto, vincetoxicum, comp. del lat. vincĕre «sconfiggere» e toxĭcum «veleno», per l’antica credenza che la pianta avesse proprietà [...] Cynanchum vincetoxicum) che cresce ai bordi dei boschi e nei luoghi soleggiati selvatici dell’Europa e dell’Asia: ha una radice fibrosa di odore nauseante, fusto eretto alto circa 50 cm, foglie ovate, larghe, fiori in corimbo bianchicci o giallognoli ...
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rizotassi
riżotassi s. f. [comp. di rizo- e -tassi]. – In botanica, la disposizione delle ramificazioni (radici laterali) sulla radice principale. ...
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impiccare
v. tr. [prob. der. di una radice onomatopeica *pikk «punta, uncino»; cfr. picco, picca, appiccare] (io impicco, tu impicchi, ecc.). – 1. a. Uccidere, o giustiziare, una persona sospendendola [...] per la gola a un capestro: i. alla forca, a un albero; fu condannato a morte e impiccato; talora anche, pleonasticamente o più espressivamente, i. per la gola (perché anticam. il verbo ebbe sign. più generico, ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] : a. Flessione v., la coniugazione, cioè l’insieme delle forme di un tema che designa un’azione (tema v., radice v.), determinate sul piano grammaticale da desinenze speciali (desinenze v.), distinte da quelle che determinano i temi nominali, e ...
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fecondo
fecóndo agg. [dal lat. fecundus, che ha la stessa radice di femĭna «femmina» e fetus «feto»]. – 1. a. Di donna, o in genere della femmina di specie animali, che è atta alla riproduzione (contrapp. [...] a sterile): l’età in cui la donna è f.; rendere f., rendere atto a procreare o determinare la fecondazione: Ruggier secondo, Che fe’ ... Di nostra madre l’utero f. (Ariosto); estens., i giorni f. del ciclo ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...