genesi
gèneṡi s. f. [dal lat. genĕsis, gr. γένεσις, dalla radice γεν- di γίγνομαι «nascere»]. – Origine: la g. dell’uomo; la g. dell’universo; la g. delle lingue, del diritto, di un’istituzione. Con [...] riferimento a un’opera d’arte, le vie e i modi attraverso i quali la sua prima concezione si è venuta concretando nella mente dell’artista: la g. della Divina Commedia. In partic., la creazione del mondo: ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] uso della parola, perché affetta da mutismo; per la sua genericità, non è voce usata nel linguaggio scient., in cui si adoperano i termini relativi al tipo di disturbo specifico, quali mutacico, sordomuto, ...
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tuberizzazione
tuberiżżazióne s. f. [der. di tuberizzare]. – In botanica, metamorfosi caulinare per forte ingrossamento dovuto allo sviluppo del parenchima di riserva; può avvenire in corrispondenza [...] rami laterali della patata; può avvenire anche nelle altre parti del cormo, radici e foglie, con la formazione di tuberi radicali dalla trasformazione di radici di riserva avventizie (dalie e certe orchidee terrestri) o di fittoni per ingrossamento ...
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caprinella
caprinèlla s. f. [der. di caprino]. – Suffrutice delle plumbaginacee (Plumbago europaea), detto anche piombaggine, che vive nei luoghi aridi dei paesi mediterranei: ha rami aerei numerosi, [...] fiori piccoli, violacei. Il frutto viene diffuso per zoocoria; la radice ha qualche applicazione medicinale. Con lo stesso nome si indica anche una specie di gramigna, Agropyron repens. ...
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consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, [...] generalmente con intento di procurare il suo bene: dare, porgere un c.; chiedere c.; ascoltare i c., dar retta ai c. altrui, disprezzare i c. ricevuti; non accetta consigli da nessuno; un saggio c., c. ...
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biennale
agg. [dal lat. tardo biennalis, comp. di bi- «due» e annus «anno»]. – 1. a. Che dura due anni: un corso b. di letteratura latina. b. Che ricorre o si fa ogni due anni: festa, celebrazione b.; [...] che compie il suo sviluppo entro due anni; nel primo anno sviluppa un brevissimo fusto con una rosetta di foglie e la radice, nel secondo allunga il fusto, eventualmente ramificandosi, fiorisce, produce frutto e semi, dopo di che si secca e muore: es ...
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esatto2
eṡatto2 agg. [dal lat. exactus, part. pass. di exigĕre nel sign. di «condurre a termine»]. – 1. Di persona che fa le cose nel modo dovuto, senza omissione o negligenza; quindi preciso, scrupoloso, [...] e., rispondenti a verità; con ellissi del verbo essere, per confermare la verità e precisione di una affermazione o risposta: «La radice quadrata di 729 è 27» «Esatto!» (nell’uso fam., anche come semplice conferma, col valore di «sì»: «È di me che ...
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purgo
s. m. [der. di purgare] (pl. -ghi), ant. – L’operazione di purgare, di liberare da scorie e impurità, spec. le lane e le pelli sgrassandole; terra di purgo, varietà di argilla usata un tempo, come [...] la radice saponaria, per sgrassare le lane. Con altro sign., mettere, tenere in purgo il legname, stagionarlo tenendolo a lungo nell’acqua: il castagno e la querce ... al di fuori prendono il color nero quando si tengono per degli anni in purgo, come ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui [...] la popolazione (quoziente di mortalità). 3. In linguistica, processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente, sia della stessa sia di altra lingua: i modi della d.; la d. del lessico italiano da ...
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disintesa
s. f. Incomprensione, mancanza di intesa. ◆ Un tempo l’asse franco-tedesco accendeva gelosie negli altri Paesi, ma faceva avanzare l’Europa. […] È opportuno ricordare quel tempo per sottolineare [...] di intesa, cioè un corto circuito linguistico-immaginativo piuttosto che razionale o decisionale. Sarebbe stato meglio conservare la radice latina di «intendere», nel doppio senso di comprendere e di volere. Il neologismo «disintesa» ad esempio ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...