tupelo
tùpelo s. m. [dall’ingl. tupelo 〈ti̯ùupëlou〉, che è da una voce indigena dell’America Settentr. della famiglia linguistica muskoghi]. – Albero degli Stati Uniti d’America (Nyssa silvatica), alto [...] è coltivato per ornamento e fornisce, dal legno del tronco, materiale per mobili e altre lavorazioni, e dal legno della radice i «bastoncini di tupelo», che assorbono acqua in grandi quantità, dilatandosi (e perciò sono stati proposti come surrogati ...
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chayote
〈čaióte〉 s. m., spagn. [dal nahuatl chayotl]. – Pianta perenne, rampicante, delle cucurbitacee (Sechium edule), originaria dell’America Centr., coltivata nelle regioni temperato-calde e tropicali [...] per i frutti commestibili: ha radice grossa, tuberosa, fusti deboli, lunghi fino a 10 m, con viticci molto lunghi, foglie cuoriformi, fiori piccoli, monoici, biancoverdicci, e frutti piriformi, lunghi fino a 15 cm, cosparsi di fitti aculei o, in ...
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elettrotropismo
s. m. [comp. di elettro- e tropismo]. – 1. In botanica, movimento di curvatura di un organo in accrescimento (per es. l’apice di una radice) determinato da una corrente elettrica. 2. [...] In zoologia, reazione di orientamento di organismi acquatici (per es. protozoi) al passaggio di una corrente elettrica nel mezzo ambiente ...
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pazienza
paziènza (ant. o region. pacènza, pacènzia, paciènza) s. f. [dal lat. patientia, der. di patiens -entis «paziente»]. – 1. a. Disposizione d’animo, abituale o attuale, congenita al proprio carattere [...] ), alta fino a 2 m, originaria dell’Europa orient. e Asia occid., anticamente coltivata, e qua e là inselvatichita, negli abitati dell’Italia centr. (Lazio e Abruzzo), con tendenza a scomparire; la sua grossa radice si usava un tempo in medicina. ...
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strinare
v. tr. [forse lat. *ustrinare, da ustrina «combustione; forno crematorio», der. di ustus, part. pass. di urĕre «bruciare, riardere»; ma sembra ora più convincente l’ipotesi (proposta da S. Boscherini) [...] calore del sole o, al contrario, del gelo invernale: altri [semi] caddero nei sassi ... e sorto il sole, furono strinati e per non avere radice seccarono (Pascoli); il freddo in terra era intenso, le poche erbe erano già strinate dal gelo (Montale). ...
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officinale
agg. [der. di officina, nel sign. di «laboratorio farmaceutico»]. – Propr., che si produce in farmacia o è destinato alla farmacia. Il termine è usato soltanto nelle seguenti locuz.: piante [...] terapeutiche e, per tali proprietà, utilizzate anche nell’industria farmaceutica; droga o., la parte della pianta officinale (corteccia, radice, bulbo, foglie, semi, ecc.) contenente i principî attivi, e, talvolta, anche la sostanza che se ne ricava ...
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geotropismo
s. m. [comp. di geo- e tropismo]. – In botanica, proprietà degli organi vegetali in accrescimento di orientarsi secondo la direzione della forza di gravità terrestre: g. positivo, se l’organo [...] verso il centro della Terra (come avviene di norma nella radice primaria); g. negativo, se è orientato in senso opposto o diageotropismo, se è orientato in senso trasversale (com’è quello di molti rizomi, dei rami del fusto e delle radici laterali). ...
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turbitto
s. m. [dall’arabo turbidh, una ombrellifera usata come purgante]. – Nome di prodotti vegetali o chimici usati in medicina: t. vegetale, la radice di gialappa indiana (Ipomoea turpethum, erba [...] delle convolvulacee), dotata di proprietà purgative; t. minerale, precipitato giallo di solfato basico mercurico, usato in dermatologia e, in passato, anche come purgante ed emetico ...
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quadrilittero
quadrilìttero (o quadrilitterale) agg. [comp. di quadri- e lat. littĕra «lettera», sul modello di bilittero (o bilitterale)], non com. – Che è formato di quattro lettere: parola, radice, [...] suffisso q. (non ha gli usi specifici di bilittero, trilittero) ...
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-ali
– Nella classificazione botanica moderna, suffisso (plur.) dei nomi che indicano gli ordini sistematici, corrispondente ad -ales della terminologia latina scientifica; di norma si aggiunge alla [...] radice del nome di una famiglia compresa nell’ordine (per es., malvali da malvacee). Talora, meno correttamente, il suffisso è applicato anche per indicare le classi o le sottoclassi. ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...