elice
èlice s. f. [dal lat. helix -ĭcis, gr. ἕλιξ -ικος; v. elica]. – 1. ant. a. Variante di elica. b. Scala a elice: scala a chiocciola che gira intorno a un muro o intorno a un sostegno cilindrico. [...] minori del capitello corinzio. 2. In anatomia, piega curvilinea del padiglione auricolare che ha inizio anteriormente con la radice e prosegue nella parte superiore e posteriore dove termina con una estremità affilata, detta coda dell’elice. 3. In ...
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feoretina
s. f. [comp. di feo- e del gr. ῥητίνη «resina»]. – Composto organico, polvere giallo-bruna di aspetto resinoso, che si estrae dalla radice di rabarbaro. ...
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esoderma
eṡodèrma s. m. (o eṡodèrmide s. f.) [comp. di eso-2 e derma] (pl. -i, non com.). – In botanica, parte della corteccia primaria della radice formata da uno o più strati di cellule, immediatamente [...] sottostante all’epidermide che essa sostituisce quando questa si disfà o scompare ...
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bulbo
s. m. [dal lat. bulbus, gr. βολβός]. – 1. In botanica, germoglio sotterraneo di forma globosa più o meno ovata (tipico quello della cipolla); è costituito da un fusto brevissimo (disco o girello), [...] b. olfattorio, la parte del rinencefalo o cervello olfattorio più vicina al cranio; b. del pelo, ingrossamento della base della radice del pelo; b. spinale, il tratto del sistema nervoso centrale tra il ponte di Varolio e il midollo spinale; b. dell ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] di quelle brutte apprensioni (Manzoni), ecc.; b) a. dell’oggetto interno, quando esso è rappresentato da una parola della stessa radice del verbo, che è di solito intr., o di significato affine a quello del verbo; così il lat. vivere vitam («vivere ...
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artiglio
artìglio s. m. [dal provenz. artelh «dito del piede», che è il lat. articŭlus «giuntura»]. – 1. Tipo di unghia adunca che ricopre le falangi terminali di alcuni vertebrati (come tartarughe, [...] In botanica, a. del diavolo, pianta medicinale della famiglia pedaliacee (lat. scient. Harpagophytum procumbens), di cui si utilizza la radice secondaria, che contiene sostanze dotate di notevole potere antinfiammatorio, analgesico e antispasmodico. ...
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ofride
òfride s. f. [lat. scient. Ophrys, dal gr. ὄϕρυς «palpebra», per il labello cigliato]. – In botanica, genere di piante orchidacee con una cinquantina di specie, diffuse nel bacino del Mediterraneo, [...] comuni anche in Italia (anch’esse con il nome di òfride), con radice a due bulbi ipogei, fusto eretto, indiviso, foglie in rosetta radicale e fiori sessili con labello vivacemente colorato, raccolti in spighe o racemi. Caratteristica è l’ ...
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-acee
-àcee [lat. scient. -aceae]. – Nella botanica sistematica moderna, suffisso dei nomi scientifici che indicano le famiglie; questo di norma si aggiunge alla radice del nome di un genere compreso [...] nella famiglia (per es., Rosaceae, it. rosacee, da Rosa; Pinaceae, it. pinacee, da Pinus). Correntemente, è usato anche il sing., per indicare una singola specie, o pianta, della famiglia: una rosacea, ...
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germe
gèrme s. m. [lat. gĕrmen -mĭnis, affine a gignĕre «generare», genus (v. genere), ecc.]. – 1. a. In biologia, termine che indica propriam. uno stadio iniziale di un successivo sviluppo o accrescimento; [...] di fava, cavità nello smalto periferico degli incisivi permanenti del cavallo, che dalla superficie triturante si approfonda verso la radice; è di particolare interesse per la determinazione dell’età del cavallo in quanto, per il consumo dello smalto ...
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chemiomorfosi
chemiomorfòṡi (o chemiomòrfoṡi; anche chemomorfòṡi o chemomòrfoṡi) s. f. [comp. di chem(i)o- e -morfosi]. – In botanica, deviazione della morfologia esterna o della struttura anatomica [...] vegetale determinata da stimoli chimici (per es., le forme nane di piante cresciute in terreni con pochi sali nutritivi, il ritardato accrescimento del fusto e della radice di piantine germinate, dovuto a piccole concentrazioni di etilene, ecc.). ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...