quadruplo
quàdruplo agg. [dal lat. quadrŭplus, der. di quadru-; cfr. doppio, triplo]. – 1. Quattro volte tanto: occorrerebbe una somma q.; la spesa è stata q. di quella prevista; io non credo alla doppia [...] . 2. a. In matematica, elemento q., che deve essere contato quattro volte, perché ottenuto nel caso in cui quattro elementi coincidono; in partic.: radice q. di un’equazione f (x) = 0, un numero x0 tale che f (x) sia divisibile per (x – x0)4 (per cui ...
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fermento
ferménto s. m. [dal lat. fermentum, der. di una radice affine a fervēre «bollire, essere in moto»]. – 1. Termine che in passato indicava ogni microrganismo capace di indurre una fermentazione [...] (f. lattici, acetici, ecc.) e che poi è stato usato come sinon. di enzima (f. digestivi, proteolitici, ecc.). 2. a. Fermentazione, soprattutto nella frase essere in f., stare fermentando: la pasta è in ...
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membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] m. virile, o assol. membro, l’organo copulatore dell’uomo, il pene. 2. In botanica, ognuna delle tre parti del cormo (caule, radice e foglia), distinta dalle altre per la morfologia interna ed esterna e per l’origine. 3. a. Ciascuna delle persone che ...
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alizari
aliżari (o aliżżari) s. f. [voce di origine araba]. – Sinon. di robbia di Levante o di Turchia, la radice di robbia che veniva posta in commercio intera, proveniente di solito dal Levante. ...
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prigioniero
prigionièro (ant. pregionièro, prigionière) agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. prisonnier, der. di prison «prigione1»]. – 1. a. Che, o chi, è tenuto rinchiuso in un luogo in modo da essere privato [...] gambo filettato alle due estremità con un tratto di separazione intermedio non filettato, in genere cilindrico; una delle estremità (radice) viene completamente avvitata in un foro di uno dei pezzi da collegare, realizzando in tal modo una colonnetta ...
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saturo
sàturo agg. [dal lat. satur -ŭra -ŭrum «sazio, pieno», della stessa radice di satis «abbastanza»]. – 1. ant. o letter. Sazio: qual saturo augel che non si cali Ove il cibo mostrando altri l’invita [...] (T. Tasso). 2. Nel linguaggio scient. e tecn., detto della condizione in cui vengono a trovarsi una sostanza, un sistema materiale, un corpo, in relazione a una particolare grandezza che li caratterizza, ...
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insetare
(o insitare o ensetare) v. tr. [lat. volg. *insitare, der. di insĭtus, part. pass. di inserĕre «seminare in; innestare»], ant. e region. – Innestare: il castagno può essere insetato nel noce; [...] anche in senso fig.: è uno modo quasi d’insetare l’altrui natura sopra diversa radice (Dante); Là ’v’è Cristo ensetato, Tutto ’l vecchio ènne mozzato (Iacopone), dove è innestato, dove penetra Cristo, tutto si rinnova. ...
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insetazione
insetazióne s. f. [der. di insetare], ant. e region. – Innesto, in senso proprio e fig.: se da sua naturale radice uomo non ha questa sementa, ben la puote avere per via d’i. (Dante). ...
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primario
primàrio agg. e s. m. [dal lat. primarius; v. primaio, primiero]. – 1. agg. a. Che è primo in una successione, che in una graduatoria viene prima di altri: scuola p., la scuola elementare, e [...] a. In botanica: tessuti definitivi p., quelli che derivano da protomeristemi; struttura p. del fusto e della radice, quella dovuta all’attività di differenziamento dei protomeristemi; organi p., quelli con struttura primaria o priorità di formazione ...
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rabarbaro
rabàrbaro (ant. o pop. rabàrbero o reobàrbaro o reubàrbaro, ecc.) s. m. [esiti varî del lat. tardo reubarbărum, gr. ῥᾶ βάρβαρον, cioè rheum, o ῥῆον, «straniero»: il gr. ῥῆον, adattam. del nome [...] , coltivato come verdura in Alto Adige. Alcune specie (Rheum tanguticum, Rheum officinale, ecc.) forniscono col rizoma (detto comunem. radice di r.) tagliato a pezzi, spicchi o fette, una droga medicinale che ha odore, colore e sapore speciali, e ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...