radicalgia
radicalgìa s. f. [comp. di radic(e) e -algia (v. algia)]. – In medicina, nevralgia che interessa una radice nervosa, caratterizzata da crisi dolorose di varia durata, scatenate da cause diverse, [...] in rapporto con l’esistenza di processi espansivi (neoplasie), flogistici (neuriti), tossinfettivi e discrasici generali ...
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tenue
tènue agg. [dal lat. tenuis, che ha la stessa radice di tendĕre «tendere»]. – 1. Sottile, di limitato spessore: un calice retto da un t. stelo; un t. velo; un t. strato di vernice. Più frequente [...] in usi e sign. estens., di scarsa densità, consistenza o intensità: un t. vapore; il cielo era coperto da una nebbia t.; un t. profumo; di colore o di luce, non vivo, pallido: un rosa t.; un t. rossore; ...
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cromoplasto
s. m. [comp. di cromo- e -plasto]. – In botanica, plastidio contenente pigmenti aranciati o gialli, costituiti da diversi carotenoidi, presente nei fiori, nei frutti e in altri organi (radice [...] della carota), nei quali determina le colorazioni caratteristiche ...
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roseola
roṡèola s. f. [der. di roseo, con suffisso dim.]. – Nel linguaggio medico, termine che indica gli elementi eruttivi in forma di chiazzette rosee piane o appena rilevate che compaiono sulla cute [...] né da desquamazione; la r. tardiva o di ritorno, rara manifestazione tardiva della sifilide, che si osserva spec. alla radice degli arti sotto forma di chiazze grandi e poco numerose. Oltre che infettive, le cause di comparsa della roseola possono ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in [...] , foglie a rosetta avvolgenti i fiori peduncolati, bianco-verdastri nella prima specie e violacei nella seconda. La radice della mandragora primaverile assume spesso un aspetto antropomorfo, che le ha fatto attribuire virtù magiche e proprietà ...
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radicante
agg. [propr., part. pres. di radicare]. – In botanica, detto del fusto delle piante quando cresce sdraiato sul suolo ed emette radici caulogene con le quali si fissa (per es., fragola, viola [...] mammola), o anche di organi che hanno funzione o forma di radice: funghi dal gambo r.; il nodo r. dello stolone dell’argentina. Con altro sign., detto di fitormone che favorisce la radicazione delle piante. ...
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radicare
v. intr. [dal lat. radicari, lat. tardo radicare, der. di radix -icis «radice»] (io ràdico, tu ràdichi, ecc.; aus. essere). – 1. a. Mettere radici, abbarbicarsi, attecchire, di piante, e, per [...] in questo ambiente così difficile; e riferito a idee, pensieri, opinioni: i pregiudizî si radicano più facilmente nelle menti semplici; l’idea della vendetta si radicava sempre più nel suo cuore. 2. Raro l’uso trans., in senso fig. e con valore ...
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radicata
s. f. [der. di radicare]. – 1. ant. Radice. 2. R. di corsia, nome con cui erano chiamati nelle galee i sostegni longitudinali della corsia, che andava da poppa a prua, fra le due serie di vogatori, [...] di dritta e di sinistra ...
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biondo
bióndo agg. [da una radice *blund-, prob. germ.]. – 1. a. Di colore tra il giallo e il castano chiaro, in varie gradazioni, con riferimento soprattutto ai capelli: b. chiaro, scuro, rossiccio, [...] b. cenere, b. platino, b. oro, b. paglia, b. ossigenato, b. slavato, ecc.; genericam.: capelli b., chioma b., trecce b., testa b., barba b., baffi biondi. Si dice anche del mantello sauro chiaro (o fromentino) ...
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radicchio
radìcchio s. m. [lat. radicŭla, dim. di radix -icis «radice»]. – Altro nome della cicoria (lat. scient. Cichorium intybus) e più propriam. delle sue varietà coltivate (v. cicoria). R. trevigiano [...] (o di Treviso), varietà coltivate di radicchio che hanno ottenuto le certificazioni IGP: il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo, detto anche spadone, quello maggiormente utilizzato in gastronomia, con cespo ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...