olefina
s. f. [der. del fr. oléfi(ant): v. olefiante]. – In chimica organica, nome generico degli idrocarburi alifatici di formula generale CnH2n, detti anche alcheni o idrocarburi etilenici, contenenti [...] nella molecola un doppio legame (per cui prendono anche il nome di monoolefine); si denominano aggiungendo alla radice dell’idrocarburo saturo corrispondente il suffisso -ene, o anche, soprattutto in passato, -ilene (per es., decene ovvero decilene); ...
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malico2
màlico2 (o malide) agg. [der. del dravidico mal «monte»] (pl. m. -ci). – In antropologia fisica, razza m., una delle forme umane primitive della regione indiana, localizzata specialmente nelle [...] foreste montane dell’estremità sud-occid. del Deccan e caratterizzata da statura molto piccola, in certi gruppi pigmoide, pelle bruno-nerastra, capelli ricciuti, faccia larga e corta, naso depresso alla radice e narici dilatate. ...
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deviazione
deviazióne s. f. [dal lat. tardo deviatio -onis]. – 1. a. Il deviare da un determinato percorso, cambiamento di direzione; più che l’atto di lasciare la via ordinaria, indica il fatto di seguire [...] quantità dedotta dall’intera serie (per es. il valore medio); d. tipica (o d. standard o d. quadratica media), la radice quadrata del valore medio dei quadrati delle deviazioni dal valore medio. e. D. del filo a piombo, spostamento, per effetto della ...
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scroto
scròto s. m. [dal lat. scrotum]. – In anatomia, sacco cutaneo contenente i testicoli, situato nello spazio delimitato dalla radice delle cosce, tra il perineo e il pube, diviso in due parti da [...] un setto mediano: in ciascuna delle due parti è allogata la ghiandola genitale maschile con le varie formazioni anatomiche annesse (epididimo, parte scrotale del funicolo spermatico, ecc.) e con i suoi ...
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merenchima
merènchima s. m. [comp. del gr. μέρος «parte» e -enchima di parenchima] (pl. -i). – In botanica, parenchima dei raggi midollari, caratterizzato da cellule allargate in direzione radiale con [...] prevalente funzione di permettere, nel fusto e nella radice, il trasporto trasversale delle sostanze. ...
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crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è [...] ancora c.; come si debbono mangiare? Il nome stesso, frutti, lo dice: c. vanno mangiati (Luigi Veronelli, con riferimento ai frutti di mare); mattoni c., seccati al sole, non fatti cuocere. b. non com. ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] di foglie, per es. nel crespino e nelle cactacee; s. radicali, quando, caso piuttosto raro, si originano dalle radici, per es. nelle piante di mirmecodia. Le spine sono caratteristiche delle xerofite, ma possono formarsi anche su piante xeromorfe ...
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rotenone
rotenóne s. m. [der. del nome giapp., roten, della pianta da cui si ricava, col suff. -one]. – Composto organico contenuto nelle radici di una leguminosa (Derris elliptica, nota commercialmente [...] animali domestici. Viene largamente usato per la preparazione di insetticidi di contatto per la protezione delle piante, sia in polvere (ottenuta macinando le radici di tuba) mescolata a inerti e adesivi, sia in emulsioni contenenti estratti della ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] . diversi nelle varie teorie: m. di un numero reale, il suo valore assoluto; m. di un numero complesso, dato dalla radice quadrata della somma dei quadrati della parte reale e del coefficiente di quella immaginaria; m. di un vettore, dato dalla sua ...
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feto
fèto s. m. [dal lat. fetus -us, da una radice *fē- da cui anche fecundus, femina]. – Il prodotto del concepimento dei mammiferi considerato durante il suo sviluppo intrauterino; il termine in passato [...] veniva usato solo con riferimento al periodo che comincia con la riconoscibilità dei caratteri morfologici della specie (nella specie umana, tra la fine del 2° mese dal concepimento e il compimento della ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...