paleosardo
agg. e s. m. (f. -a) [comp. di paleo- e sardo]. – 1. In antropologia fisica, sottorazza p., varietà della razza mediterranea, caratterizzata da statura bassa, ossatura rozza (rilievi sopraorbitarî [...] accentuati, malari prominenti), radice nasale depressa, frequente mesorrinia, grado accentuato di pigmentazione; è diffusa particolarmente in Sardegna, sporadicamente in altre zone mediterranee, ed è considerata un residuo di elementi insulari ...
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scapo
s. m. [dal lat. scapus «fusto, gambo», forse voce di origine greca (cfr. σκᾶπος o σκάπος «ramo»)]. – 1. In architettura, fusto di una colonna; in partic., imo s. (o imoscapo), la parte inferiore [...] o un’infiorescenza. 3. In zoologia: a. La parte libera del pelo dei mammiferi, che presenta la stessa struttura della radice, da cui deriva. b. Lo stelo assile della penna degli uccelli, che porta lateralmente il vessillo, costituito da una parte ...
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gialappa
(anche scialappa) s. f. [dal nome della città messicana Jalapa Enríquez]. – 1. Pianta perenne del Messico (Exogonium purga), della famiglia convolvulacee, con rizomi sottili, rami volubili, [...] corolla tubulosa rosso-violacea; le radici dei rizomi, seccate, costituiscono una droga medicinale usata in partic. come purgante drastico: egli testimoniava delle mie malattie, ... e se mi cacciavano a letto, era anche capace di prender l’olio e la ...
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mola1
mòla1 s. f. [lat. mŏla «macina, mulino», dalla radice di molĕre «macinare»]. – 1. ant. o region. Macina da mulino: chi sfugge la m., scansa la farina (prov.), chi si tiene lontano dai pericoli [...] o da cattive compagnie, ne evita le dannose conseguenze (ma si può anche intendere: chi non lavora non mangia); anche macina in senso generico, tamburo di pietra che, con movimento rotante, serve a frantumare ...
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molare1
molare1 agg. e s. m. [dal lat. molaris, agg. der. di mola «macina»; come s. m. (sottint. dens) «dente molare»]. – 1. agg. Relativo alla mola, nel senso di «macina di mulino»; quasi esclusivam. [...] , così detti perché hanno la funzione di triturare e sminuzzare il cibo: nell’uomo appaiono nella seconda dentizione e hanno radice multipla, corona grande, provvista di 4 punte o cuspidi separate fra loro da due solchi disposti a croce, mentre negli ...
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procambio
procàmbio s. m. [comp. di pro-2 e cambio (nel sign. 5)]. – In botanica, insieme di cellule embrionali prosenchimatiche, localizzate nell’apice del fusto e della radice, dalle quali prendono [...] origine gli elementi xilematici e floematici dei fasci conduttori ...
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suaso
süaṡo agg. [part. pass. di suadere], letter., raro. – Persuaso. Dante (nel Convivio II, 7), fondandosi sulla comune radice delle due voci lat. suadeo e suavis, interpreta l’agg. in un’accezione [...] particolare: «vita del mio core, cioè del mio dentro, suole essere un pensiero soave (‘soave’ è tanto quanto ‘suaso’, cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso)» ...
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cubico
cùbico agg. [dal lat. cubĭcus, gr. κυβικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha forma di cubo o che si riferisce al cubo: corpo c., volume c., ecc. Nel linguaggio corrente, riferito a misure di volume o [...] curva algebrica di ordine 3; equazione c., equazione di 3° grado in una incognita in cui i coefficienti sono in generale numeri complessi; radice c., di un numero p, è ogni numero q la cui terza potenza sia uguale a p. 3. In fisica, di grandezze che ...
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cubo
s. m. e agg. [dal lat. cubus, gr. κύβος «astragalo, dado»]. – 1. s. m. a. In geometria, poliedro regolare avente uguali tutti i 12 spigoli e per facce sei quadrati uguali (per cui viene detto anche [...] abbia la lunghezza di 1 centimetro, ecc. Anticamente era anche usato invece di cubico, in locuzioni quali figura cuba, radice cuba, ecc. 3. s. m. Struttura sopraelevata all’interno di una discoteca, di forma generalm. cubica, sulla quale ballano ...
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spinificazione
spinificazióne s. f. [der. di spinificare]. – Trasformazione di un membro della pianta (caule, foglia, radice) in una spina. ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...