zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] dell’esaurimento delle risorse non rinnovabili. e. In linguistica, grado zero (o ridotto), il grado apofonico di una radice caratterizzato dall’assenza della vocale radicale (v. apofonia e apofonico); si parla in partic. di suffisso zero o desinenza ...
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dicotiledone
dicotilèdone agg. e s. f. [comp. di di-2 e cotiledone]. – 1. agg. Di pianta, o del suo embrione, che ha due cotiledoni. 2. s. f. pl., Dicotiledoni: classe delle angiosperme, contrapposta [...] alle monocotiledoni, da cui differisce per molti caratteri: radice primaria persistente, spesso a fittone, fusto a struttura primaria eustelica con possibilità di accrescimento secondario in grossezza, foglie retinervie, fiori prevalentemente con ...
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succlavio
succlàvio agg. [lat. scient. subclavius, comp. del lat. sub- e clavis «chiave», con riferimento a clavicŭla da cui l’ital. clavicola]. – Nel linguaggio medico, riferito a formazioni anatomiche [...] , di cui provoca, contraendosi, l’abbassamento; nervo s., ramo del plesso brachiale che deriva dalla quarta e quinta radice cervicale; vena s., grosso vaso venoso profondo dell’arto superiore che rappresenta la continuazione della vena ascellare e si ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; [...] i s. egiziani, assiri (cioè dell’antica religione egiziana, assira); un s. buddista. Con opportune determinazioni: s. di Zeus, di Apollo, di Iside, in quanto nelle religioni pagane antiche il sacerdote ...
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caiaponina
s. f. [der. di caiaponia]. – Alcaloide isolato dalla radice di una pianta del genere caiaponia (Cayaponia glandulosa), dotato, anche in piccole dosi, di energica azione purgativa. ...
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internare
v. tr. [der. di interno] (io intèrno, ecc.). – 1. a. non com. Mettere, spingere nella parte più interna, far penetrare addentro: i giardinieri ... amano d’internar sempre più [la radice] nel [...] suolo, perché sia forte (Segneri); fig.: i. la vista, lo sguardo in un luogo; i. la mente nella meditazione. b. Relegare cittadini di uno stato nemico o belligerante o persone politicamente sospette in ...
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googlelisation
s. f. La globalizzazione dell’informazione provocata da Google come canale di accesso privilegiato per ricercare notizie attraverso la rete telematica. ◆ Allora la parola chiave è «innovazione»? [...] di Ginevra come nei nuovi uffici di Pechino e New York. E in questi giorni, per il suo staff di oltre 300 persone (di 52 paesi), di lavoro ce n’è fin troppo. (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 26 ottobre 2007, p. 42).
Dal fr. googlelisation. ...
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enagra
ènagra (o enàgra) s. f. [variante di onagra]. – Pianta del genere enotera (Oenothera biennis), usata in passato come medicinale e anche coltivata per la radice commestibile. ...
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barbicella
barbicèlla s. f. [dim. di barba1]. – 1. Radice di quarto, quinto, ecc., ordine (detta anche barbìcola). 2. Parte del vessillo della penna degli uccelli: sono piccolissime appendici delle barbule, [...] chiamate anche ciglia ...
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greenback
(green back), s. m. inv. La banconota del dollaro, così denominata perché ha il retro di colore verde. ◆ Greenback: biglietto di banca, banconota […] A titolo di curiosità si ricorda, infine, [...] il suo omologo della Bce, Jean Claude Trichet, prepara un’altra piccola stretta che darà ulteriore fiato all’euro. (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 13 luglio 2007, p. 26, Economia).
Espressione ingl. composta dall’agg. green (‘verde’) e dal s ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...