adenantera
adenantèra s. f. [lat. scient. Adenanthera, comp. di adeno- e del lat. scient. anthera «antera»]. – Genere di piante leguminose mimosacee, con poche specie asiatiche. Una di queste, Adenanthera [...] pavonina, dà legno da lavoro; i semi, rossi, sono commestibili e usati come ornamento; la radice ha azione emetica. ...
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barbocchio
barbòcchio s. m. [comp. di barba1 «radice» e occhio «gemma»]. – Pezzo di rizoma della canna comune, fornito di una o più gemme e spesso con barbe, che si pianta per moltiplicare questo vegetale. [...] È detto anche occhio della canna ...
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welwitschiacee
〈velviččàčee〉 s. f. pl. [propr., forma lat. scient., Welwitschiaceae, dal nome del genere Welwitschia, che è dal nome del viaggiatore e botanico austr. F. Welwitsch (1806-1872)]. – Famiglia [...] , napiforme, che può avere un diametro di circa 1 m, deriva tutto dall’ipocotile e si continua in una lunga radice; esso porta, al margine superiore, due sole foglie (oltre ai cotiledoni, caduchi), lunghe sino a 3 m, laminari, coriacee, sdraiate ...
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suffiggere
suffìggere v. tr. [dal lat. suffigĕre «attaccare sotto», comp. di sub- e figĕre «ficcare, attaccare»] (io suffiggo, tu suffiggi, ecc.; raro il pass. rem. suffissi, suffiggésti, ecc.), non [...] com. – In linguistica, aggiungere a una parola, a una radice tematica, ecc., un elemento che abbia o meno funzione di suffisso: suffiggendo l’elemento «-one» a un nome si forma l’accrescitivo. ◆ Part. pass. suffisso, con valore verbale: lettera, ...
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suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. [...] pass. suffissato, di parola fornita di suffisso; anche come s. m.: i prefissati e i suffissati ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica [...] e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema di una unità lessicale: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto, -ello. Il suffisso così definito è anche detto s. tematico, elemento di derivazione ...
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scalare1
scalare1 agg. e s. m. [dal lat. scalaris, der. di scalae -arum «scala» (v. scala)]. – 1. agg., non com. Fatto o disposto a scala; più com. in senso fig., che cresce o decresce gradualmente, [...] vettori sono paralleli e nullo quando i due vettori sono ortogonali) e il modulo stesso di un vettore, pari alla radice quadrata del prodotto scalare del vettore con sé stesso; una grandezza scalare definita per ogni punto dello spazio costituisce un ...
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pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] p.; una valigia p.; uno zaino p. (e rafforzato, p. zeppo, p. da scoppiare, p. come un uovo); un bicchiere p., p. fino all’orlo, colmo; avere lo stomaco p.; non posso parlare perché ho la bocca p.; una ...
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soluzione
soluzióne s. f. [dal lat. solutio -onis, der. di solvĕre «sciogliere», part. pass. solutus]. – 1. a. Lo sciogliere, lo sciogliersi, l’essere sciolto, di una sostanza, solida o liquida, in un’altra, [...] , o più spesso il risultato che si ottiene e che risponde alla domanda iniziale: s. di un problema; in algebra, s. (o radice, o zero) di una equazione in una incognita, un numero che soddisfa l’equazione, nel senso che, qualora lo si sostituisca al ...
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colza
còlza s. f., raro m. [dal fr. colza, masch., che è dall’oland. koolzaad, comp. di kool «cavolo» e zaad «seme»]. – Pianta delle crocifere (Brassica napus cv. napus), annua o bienne, con radice a [...] fittone, fusto alto oltre un metro, con foglie basali glauche e carnose come quelle dei cavoli, fiori gialli o bianchi, in grappolo, silique lunghe a semi nerastri o rosso bruni; è la più importante pianta ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...