calotta
calòtta (non com. callòtta) s. f. [dal fr. calotte, voce di etimologia discussa]. – 1. a. Cupola del cappello, o anche berrettino senza tesa, zucchetto che in passato si portava in casa (frequente [...] si trovano i centri d’origine dei nervi oculomotore comune e trocleare, e le cellule che sono in rapporto con la radice sensitiva del nervo trigemino. C. cranica, l’insieme delle ossa che costituiscono la parte superiore del cranio. f. In geografia ...
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cina
s. f. [dal nome della Cina, luogo di provenienza]. – Nome con cui è comunemente noto il rizoma di una liliacea (Smilax china) della Cina e del Giappone, usato come sudorifero (anche detto china [...] carnosa, china nodosa; squina, radice di cina). ...
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periodonto
periodònto s. m. [comp. di peri- e gr. ὀδούς ὀδόντος «dente»]. – In anatomia, la formazione, costituita da fasci connettivali fibrosi, che avvolge la radice del dente e la congiunge alle pareti [...] dell’alveolo; è detta anche pericemento ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., [...] , oltre le quattro o. elementari (addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione), l’innalzamento a potenza, l’estrazione di radice, l’estrazione di logaritmo. Nella moderna teoria dei numeri, le operazioni elementari assumono proprietà diverse a ...
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complice
còmplice s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo complex -plĭcis, comp. di con- e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare» e plicare «piegare»; propr. «coinvolto»]. – Chi prende parte, [...] attiva o secondaria, con altri nell’esecuzione di un’azione criminosa o moralmente riprovevole: i c. dell’assassino; avere un c.; uno dei c. ha confessato; come agg.: essere c. nel furto, nel delitto, ...
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nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] di piccolo nido. b. N. di uccello, nome di una orchidea (lat. scient. Neottia nidus-avis) così chiamata perché le sue radici carnose e attorcigliate hanno la forma di un nido: è una pianta di colore bruno-giallastro per la quasi totale assenza di ...
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caule
càule s. m. [dal lat. caulis «stelo, fusto»; cfr. cavolo]. – In botanica, organo delle piante, detto comunem. fusto: è la parte che porta le foglie, stabilendo un collegamento tra esse e la radice; [...] può essere erbaceo o legnoso ed è diverso da specie a specie per forma (cilindrico, prismatico, schiacciato, ingrossato a palla), per lunghezza (da 1 cm a più di 100 m in alberi come la sequoia e l’eucalipto, ...
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marmaglia
marmàglia (meno com. maramàglia) s. f. [dal fr. marmaille, formato su una radice marm- che indica mormorio (cfr. marmonner, marmotter «mormorare, borbottare», marmot «marmocchio»)]. – Quantità [...] di gente rumorosa e turbolenta, oppure tale da suscitare fastidio, disprezzo e sim.: c’è troppa m.; una m. chiassosa e turbolenta; essere infamato, vituperato ... anche dalla feccia più schifosa, e dalla ...
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borlare
v. tr. e intr. [da una radice *bor(r)- che indica genericam. «corpo rotondo»]. – Voce settentr. (affine al tosc. burlare), che significa rotolare, cascare; cfr. milan. borlà, borlotto, e i der. [...] borlanda, borlone ...
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rauvolfia
rauvòlfia (o rauwòlfia) s. f. [lat. scient. Rauvolfia (sinon. Rauwolfia), dal nome di L. Rauwolf, medico tedesco del sec. 16°]. – Genere di piante apocinacee con un centinaio di specie legnose [...] pantropicali, alcune delle quali contengono alcaloidi diversi usati nei paesi d’origine contro le febbri. La radice di una specie (Rauwolfia serpentina) dell’India, ricca di principî attivi, si usa come droga, e in terapia sono impiegati sia gli ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...