-opsia
-opsìa [der. del gr. ὄψις «vista», dalla radice ὀπ- «vedere»]. – Secondo elemento di parole composte, formate modernamente nel linguaggio medico, riferite a particolari condizioni della vista [...] o a disturbi visivi (acloropsia, anopsia, cromopsia, eritropsia, ecc.). Col sign. più generico di «veduta, visione», e quindi anche esame visivo, in autopsia, già presente in greco, e in biopsia, che (attrav. ...
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diplostico
diplòstico agg. [comp. di diplo- e -stico] (pl. m. -ci). – In botanica, detto della disposizione dei rami di una radice diarca quando sono ordinati in 4 file verticali, anziché in 2. ...
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aumento
auménto s. m. [dal lat. augmentum, der. di augere «accrescere»]. – 1. L’aumentare, accrescimento: a. del raccolto, delle spese, dei prezzi, del costo della vita; a. di peso, di statura, di volume, [...] scolastica, con riferimento al verbo greco, si distinguono un a. sillabico, quando per esso la parola viene aumentata di una sillaba (gr. ἔ-λειπον), e un a. temporale, quando e si fonde con la vocale iniziale della radice allungandola (ἦγον da ἄγω). ...
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landra2
landra2 s. f. [etimo incerto]. – Erba annua o perenne (Raphanus raphanistrum landra), simile al ramolaccio, ma con radice sottile, che infesta le colture dei cereali; le foglie giovani si mangiano [...] cotte ...
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affisso
agg. e s. m. [dal lat. affixus e affixum, der. di affigĕre «affiggere»]. – 1. agg. Attaccato, fissato: la spongia e alcune conchiglie che stanno a. a gli scogli (T. Tasso); oggi detto spec. di [...] una nuova; gli affissi si distinguono in prefissi, infissi e suffissi secondo che compaiono dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es. s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perfetto liqui); -sc- in pulisco (infinito pulire); -mente ...
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lombosciatalgia
lombosciatalgìa s. f. [comp. di lombo- e sciatalgia]. – In medicina, associazione di lombalgia e sciatalgia, provocata in genere da compressione radicolare a livello dell’ultima radice [...] lombare e della prima sacrale ...
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diradicare
v. tr. [lat. *deradīcare, der. di radix -īcis «radice», col pref. de-] (io diràdico, tu diràdichi, ecc.), letter. – Svellere dalle radici, sradicare: d. le erbe; piante diradicate; fig.: doversi [...] usare ogni studio per d. dagli animi le passioni (Sc. Maffei); la città Diradicata dalle fondamenta (D’Annunzio). ◆ Part. pass. diradicato, anche come agg.; in araldica, attributo dell’albero che mostra le radici. ...
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opzione1
opzióne1 s. f. [dal lat. optio -onis, che ha la stessa radice di optare «optare»]. – Libera scelta, atto della volontà con cui si opta per l’una o per l’altra di due o più soluzioni, di due [...] o più possibilità che si escludono a vicenda: esercitare il diritto, la facoltà di o.; fare l’o. fra due incarichi. In partic., in diritto privato, o. in materia contrattuale, patto in base al quale una ...
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neogiacobino
agg. Che ripropone la tendenza all’estremismo e all’intransigenza. ◆ La radice «azionista» del nostro nuovo presidente, se solo si pensi al valore di uomini come Ugo La Malfa o Leo Valiani [...] e Francesco De Martino, non ha niente di quel furore neogiacobino invocato maldestramente come viatico del nuovo settennato da qualche smodato laudatore. (Silvio Berlusconi, Corriere della sera, 18 maggio ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...