varice
s. f. [dal lat. varix -ĭcis; la pronuncia ital. piana è dovuta a un accostamento al tipo radice, cornice]. – 1. In medicina, dilatazione permanente di una vena con alterazione regressiva delle [...] sue pareti: v. primitive, congenite o ipoplasiche; v. secondarie, da alterazioni varie del circolo venoso; trattamento chirurgico delle v. superficiali. 2. In idrografia, si dà il nome di varici a espansioni ...
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conepato
s. m. [lat. scient. Conepatus, dall’azteco conepatl]. – Genere di carnivori mustelidi, diffuso con 7 specie nell’America Centr. e Merid.; hanno pelame lungo e folto, colore fondamentale variabile, [...] con strisce bianche, talora larghe e quasi unite sul dorso, che vanno dal capo alla radice della coda. ...
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ganglio
gànġlio s. m. [dal gr. γάγγλιον]. – 1. Formazione anatomica di varia natura, forma e grandezza, disposta lungo il decorso di nervi encefalici, spinali e neurovegetativi (g. nervoso) o di nervi [...] linfatici (g. linfatico o linfonodo); in partic., g. spinali, i ganglî intercalati in ciascuna radice sensitiva dei nervi spinali; g. stellato, ganglio neurovegetativo, che ha forma irregolare di stella, situato in corrispondenza dell’apofisi ...
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famulo
fàmulo s. m. (f. -a) [dal lat. famŭlus, della stessa radice di familia: v. famiglia], letter. – Servo, famiglio, con riferimento soprattutto ai servi di Roma antica. ...
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normalizzare
normaliżżare v. tr. [der. di normale]. – 1. Rendere normale, condurre o ricondurre alla situazione normale: n. i rapporti, le relazioni tra due stati; n. i traffici, n. la situazione economica. [...] (v. normalizzazione). 3. In matematica, rendere «normali» certi enti; per es., dati due o più numeri reali, dividerli per la radice della somma dei loro quadrati, in modo che i nuovi numeri abbiano per somma dei quadrati l’unità; n. un vettore ...
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garanza
s. f. [dal fr. garance, che è dal franco *wratja, a sua volta prestito del lat. brattea]. – 1. Pianta tintoria detta più comunem. robbia. 2. Colore rosso ottenuto dalla radice di questa pianta. ...
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cemento
ceménto s. m. [lat. caementum, in origine «rottame (da impastare con calce)», poi «materia cementante, sorta di calcestruzzo», der. di caedĕre «tagliare, spezzare»]. – 1. Sostanza che, interposta [...] precedentemente sciolto: c. calcareo, c. siliceo. 3. In anatomia, il tessuto, analogo al tessuto osseo, che riveste la radice dei denti, proteggendone la dentina; è costituito di una sostanza granulosa e di elementi cellulari detti cementoblasti. 4 ...
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risolubile
risolùbile (ant. resolùbile) agg. [der. di risolvere; cfr. lat. tardo resolubĭlis «che si può nuovamente sciogliere»]. – Che si può risolvere: dubbio, problema r.; sciarada facilmente risolubile. [...] mediante costruzioni eseguite con il solo uso della riga e del compasso; equazione algebrica r. per radicali, o algebricamente r., equazione le cui radici possono essere tutte ottenute con un numero finito di operazioni razionali e di estrazioni di ...
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lupinella
lupinèlla s. f. [der. di lupino2]. – Pianta delle leguminose papiglionacee (Onobrychis viciifolia), detta anche crocetta, sanofieno, fieno santo, con radice profonda, fusti eretti, cespugliosi, [...] fiori rosei in racemi; è coltivata in Italia, soprattutto nell’Appennino settentr. e centr., e in molti paesi temperati dell’Europa, perché fornisce un eccellente foraggio ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] la risoluzione di taluni problemi, soprattutto matematici: r. del tre semplice, del tre composto; r. per l’estrazione di radice; r. di derivazione, di integrazione; ovvero per l’applicazione o l’interpretazione di certe leggi fisiche: r. delle tre ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...