eradicare
v. tr. [dal lat. eradicare, der. di radix -icis «radice», col pref. e-1] (io eràdico, tu eràdichi, ecc.), ant. – Sradicare, nel senso proprio e figurato. ...
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garigue
〈ġarìġ〉 (o garrigue) s. f., fr. [dal provenz. ant. garriga, collettivo di garric, nome della quercia spinosa, der. della radice mediterranea *carra «pietra»]. – Tipo di terreno pietroso con vegetazione [...] a boscaglia; è termine frequente come toponimo ...
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fantastico
fantàstico agg. [dal lat. tardo phantastĭcus, gr. ϕανταστικός] (pl. m. -ci). – 1. Della fantasia: capacità, potenza f.; virtù f. ovvero immaginativa (Varchi). 2. a. Più spesso, creato dalla [...] specie di poesia sia la f. (T. Tasso); l’arbitrarietà delle caratterizzazioni e degli intrecci può rendere, in radice, favoloso un comportamento, dimodoché l’effetto di spaesamento e di meraviglia che suscita normalmente la letteratura f. può essere ...
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midollare
agg. [dal lat. tardo medullaris]. – 1. Del midollo o relativo al midollo, nel sign. anatomico: canale m., il canale delle diafisi delle ossa lunghe entro cui è contenuto il midollo osseo; compressione [...] tra i peduncoli cerebellari superiori. 3. Relativo al midollo nel sign. botanico: zona m., nei licheni, lo stesso che midollo; raggi m., insieme di cellule parenchimatiche con disposizione radiale nelle sezioni trasversali del fusto e della radice. ...
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midollo
midóllo (ant. o dial. medóllo) s. m. [variante di midolla] (pl. -i, non com.; in senso collettivo e fig., le midólla). – 1. In anatomia, nome dato a formazioni molli racchiuse, circoscritte o [...] e importanti funzioni. 2. In botanica: a. Tessuto parenchimatico che occupa la parte centrale del fusto e della radice e si estende radialmente verso l’esterno, tra gli elementi conduttori e meccanici, formando i raggi midollari; per lignificazione ...
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midrash
midrāsh ‹midħràaš› s. m., ebr. [da una radice che significa «investigare»] (pl. midrāshīm, soprattutto usato per indicare i libri). – Termine che nella storia dell’interpretazione dei libri veterotestamentarî [...] indica: l’esegesi dei testi sacri, quale fu praticata dai dottori ebrei nell’epoca post-biblica; i risultati di questa indagine; e i libri in cui tali risultati sono esposti ...
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televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio [...] fra cattolici e protestanti. È legata a questo errore sul visibile e l’invisibile, l’interiorità e la vita comune, radice purtroppo della suprema blasfemia: non solo tentare di possedere il divino in formule umane («noli me tangere»: questo chiede il ...
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scirro
s. m. [dal lat. scirrhos, che è il gr. σκῖρος «radice, tumore» (con -ρρ- in alcuni derivati)]. – 1. In istopatologia, particolare aspetto di alcune forme di cancro nelle quali le cellule tumorali [...] sono situate in una massa di connettivo iperplastico. 2. letter. Con accezione generica, cancro (anche in senso fig.): uno sc. che va estirpato; Via dalle viscere L’avaro scirro (Giusti) ...
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veddide
(o veddàico) agg. [der. del nome della popolazione dei Vedda: v. vedda]. – In antropologia fisica, razza v., una delle forme razziali del gruppo australo-asiatico (appartenente al ramo degli [...] isola di Ceylon e caratterizzata da statura piccola, cranio fortemente allungato, alto e stretto, con naso infossato alla radice, pelle bruno-nerastra, capelli neri; di cultura tipicamente silvestre, sono una delle popolazioni più antiche conosciute. ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] ecc.; part. pass. nato; aus. essere). – 1. Venire alla luce, al mondo, alla vita, detto di un essere umano, e analogam. di un animale: gli è nato un bambino; sono nati due cuccioli, cinque pulcini. Indicando ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...