granato4
granato4 s. m. [dall’agg. granato1]. – In botanica, arbusto delle punicacee (Punica granatum), detto comunem. melograno o melagrano, coltivato talvolta per ornamento: alto fino a 5 m, cespuglioso, [...] e di colore rosso vivo. La polpa dei semi si usa per preparare gelati e sciroppi, la corteccia dei rami e della radice, che contengono diversi alcaloidi velenosi, come vermifuga, e la buccia del frutto per la concia del cuoio e per fabbricare ...
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trimembre
trimèmbre (e trimèmbro) agg. [dal lat. tardo trimembris, comp. di tri- «tre» e membrum «membro»]. – Che è composto di tre membri: mostro t., formato di membra di tre animali diversi. In botanica, [...] cormo trimembro, il cormo quand’è costituito da tre membri fondamentali cioè caule, foglie, radice, come nelle pteridofite e nelle fanerogame, contrapposto al cormo bimembro delle briofite. ...
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tribunale di genere
loc. s.le m. Tribunale specializzato nei casi di violenza perpetrata nei confronti delle donne. ◆ In Spagna l’hanno fatta, si chiama «Legge organica sulle misure di protezione contro [...] la violenza di genere». Cinque capitoli, il tentativo di affrontare alla radice il fenomeno e soprattutto di dare alle donne gli strumenti per proteggersi, in ogni ambito. Dal 2004 esistono i Tribunali di genere, ce n’è uno in ogni città. I tempi ...
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farfaraccio
farfaràccio s. m. [der. di farfara]. – Erba rizomatosa delle composite tubuliflore (Petasites hybridus), comune nei luoghi umidi dell’Europa e dell’Asia occid.: ha foglie reniformi, capolini [...] in racemi con fiori piccoli, rosei o bianchicci, odorosi o inodori; in passato se ne usavano a scopo medicinale la radice e l’erba. ...
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fannullonismo
s. m. (iron.) La mancanza di intraprendenza, il non far niente, l’infischiarsene di tutto. ◆ Rispondendo a [Lucio] Lombardo Radice, [Aldo Capitini] definisce «irreale» parlare di espansionismo [...] se si pensa «a un popolo di poco più di due milioni in mezzo a 50 milioni di avversari», e trova improponibile l’invito a rinunziare alle annessioni. […] Invita a riflettere sulla nascita dello Stato di ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] la cui durata varia con la latitudine del luogo di osservazione e, in uno stesso luogo, con la declinazione del sole (cioè con la stagione); si contrappone a giorno (o dì) inteso come intervallo di tempo ...
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sovralesamento
sovraleṡaménto s. m. [der. di sovralesare]. – 1. Nelle macchine alternative, e in partic. nei motori a combustione interna, la maggiorazione del diametro interno (alesaggio) di un cilindro [...] alta quota, scopo che meglio si raggiunge con la sovralimentazione; consiste nella sostituzione dei cilindri e dei pistoni con altri di diametro aumentato in ragione inversa della radice quadrata della pressione del fluido ambiente di alimentazione. ...
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risultativo
(meno com. resultativo) agg. [der. di risultare, sul modello del fr. résultatif]. – Che costituisce, riflette o esprime, il risultato di azioni o situazioni, cause o forze, precedenti: le [...] risultato attuale di un’azione passata: così, in greco, il perfetto οἶδα «io so», ma etimologicamente «io ho visto», dalla radice *ειδ / *ιδ / *οιδ «vedere», rappresenta il risultato dell’azione di vedere, cioè «io ho visto» e quindi «io so». ◆ Avv ...
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pene
pène s. m. [dal lat. penis «coda, pene»]. – 1. In anatomia, organo esterno dell’apparato urogenitale maschile (detto anche asta, verga, fallo o membro virile), a forma di appendice che si distingue [...] morfologicamente in una estremità posteriore o radice, situata nello spessore del perineo anteriore, una parte mediana o corpo del p., di forma cilindrica, e una estremità anteriore (glande), separata dal corpo da un solco circolare e sul cui apice ...
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discrezione
discrezióne s. f. [dal lat. tardo discretio -onis, der. di discernĕre «discernere», part. pass. discretus]. – 1. Facoltà, potere di discernere, come norma del giudicare e del volere: lo più [...] bello ramo che de la radice razionale consurga si è la d. (Dante); anni della d., età della d., età in cui il fanciullo raggiunge la capacità di discernere il male dal bene e di regolare su tale giudizio le proprie azioni: il nostro Abbondio ... s’ ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...