dormiente
dormiènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dormire]. – 1. a. Che dorme, colui o colei che dorme: un bambino d.; un dipinto a olio con figura di donna dormiente. Con questo sign. è in uso anche [...] riposo anche per diversi anni (un secolo nella quercia) e si può sviluppare accidentalmente; l’agg. è anche riferito ai primordî di radici caulogene che di solito non si sviluppano (per es., quelli di cui sono forniti i rami di salice). 5. s. m. Nome ...
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prosopanche
proṡopanche s. f. [lat. scient. Prosopanche, comp. del nome del genere Prosopis «prosopide» e gr. ἄγχω «strangolare»]. – Genere di piante idnoracee dell’Argentina e Paraguay, con poche specie [...] ridotte quasi ai soli fiori, parassite sulle radici di alberi, in partic. di quelli del genere prosopide. ...
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zoccolo1
zòccolo1 s. m. [lat. sŏccŭlus, dim. di soccus: v. socco]. – 1. a. Calzatura chiusa nella parte anteriore, costituita da un unico pezzo scavato nel legno, usata tradizionalmente in alcune regioni [...] o gli scarponi, o tra le punte dei ramponi da ghiaccio; z. di una pianta, il pane di terra che resta attaccato alle radici di una pianta cavata dal terreno; z. di pane fritto o arrostito (più comunem. crostone), z. di riso, di polenta, di semolino ...
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ratania
ratània s. f. [voce di origine quechua]. – Piccolo arbusto (Krameria triandra), che cresce nelle Ande della Bolivia e del Perù: ha foglie semplici, bianco-tomentose, fiori in grappolo, frutto [...] monospermo ricoperto di aculei; fornisce le radici di r., grosse, legnose, rosso-brune, contenenti una sostanza astringente, attualmente usate nella preparazione di dentifrici, di soluzioni per gargarismi, ecc. ...
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margotta
margòtta s. f. (o margòtto s. m.) [dal fr. margotte, der. del lat. mergus «propaggine»: v. mergo2]. – 1. In agraria, metodo di propagazione delle piante (alberi da frutto, piante ornamentali): [...] ricoperto (slattamento) e si invasa. M. a ceppaia, la margotta che si ottiene rincalzando la ceppaia di un albero per far radicare la parte basale dei suoi polloni. 2. Per estens., il ramo inciso, destinato a formare una nuova pianta: una m. di ...
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enteroepatico
enteroepàtico agg. [comp. di entero- e epatico] (pl. m. -ci). – Comune all’intestino e al fegato; in partic., circolo e., il circolo fisiologico che una parte dell’urobilinogeno, giunto [...] nell’intestino con la bile, compie, attraverso le radici della vena porta, a ritroso dall’intestino al fegato, da dove viene ceduto al circolo generale per essere eliminato con l’urina. ...
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zollatura
żollatura (o zollatura) s. f. [der. di zollare, zolla]. – In agricoltura, la tecnica e l’operazione, nei vivai, di modellare intorno al colletto delle piante una zolla, cioè un pane di terra, [...] che contenga le radici, in modo che queste restino integre nel trasferimento delle piante dal vivaio al luogo del trapianto. ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, [...] posta tra i pilastri del diaframma, dal tronco linfatico intestinale e dai tronchi linfatici lombari, che sono considerati sue radici e che gli portano la linfa dell’intestino e della metà inferiore del corpo; percorre tutto il mediastino posteriore ...
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tabulari, radici In botanica, radici di alcuni alberi tropicali (per es. Ficus, Sterculia), le quali si sviluppano dalla base del tronco estendendosi sul terreno a raggiera; in seguito a ineguale accrescimento (epitrofia) del corpo legnoso prendono...
Francesco Daveri
Le radici economiche della discriminazione
Una regolarità statistica riscontrata ovunque indica che le donne guadagnano meno degli uomini anche quando hanno le loro stesse competenze e svolgono l’identica attività. L’ampia...