tristellato
p. pass. e agg. Segnalato con tre stelle in una guida gastronomica. ◆ L’alta cucina, quando raggiunge livelli assoluti di qualità e genialità, porta sempre con sé un insieme di connotazioni [...] fregiare di due locali a tre stelle) hanno in comune una cucina che fa dell’utilizzo di erbe aromatiche rare, radici, verdure poco conosciute e in via di estinzione e fiori commestibili la sua caratteristica distintiva. (Carlo Petrini, Stampa, 2 ...
Leggi Tutto
inforcatura
s. f. [der. di inforcare]. – 1. L’atto, il modo d’inforcare. 2. Il punto in cui qualche cosa si divide come la forca nei due rebbî: nell’i. del ramo. In partic., la zona del corpo umano compresa [...] tra le radici degli arti inferiori. 3. Nel gioco degli scacchi, lo stesso che forchetta. ...
Leggi Tutto
ablaqueazione
ablaqueazióne s. f. [dal lat. ablaqueatio -onis, der. di ablaqueare «scalzare un albero»]. – In agraria, operazione, detta anche sconcatura, che si fa al piede degli alberi scalzando la [...] terra e tagliando attorno erbe e radici per trattenere intorno all’albero l’acqua piovana o d’irrigazione; si pratica specialmente per le nuove piantagioni. ...
Leggi Tutto
eremuro
s. m. [lat. scient. Eremurus, comp. del gr. ἔρημος «solitario» e -urus «-uro1»]. – Genere di piante liliacee dell’Asia, e spec. delle steppe dell’Iran e del Turkestan, per lo più rizomatose, [...] coltivate nei giardini e distinte per le ricche infiorescenze aventi fino a 300 fiori, in lungo e denso racemo; le radici di alcune specie servono per preparare una colla. ...
Leggi Tutto
partorire
(ant. parturire) v. tr. [dal lat. parturire «avere le doglie del parto», der. di parĕre «partorire, generare», part. pass. partus] (io partorisco, tu partorisci, ecc.). – 1. Dare alla luce, [...] Produrre, riferito a piante: l’invecchiata scorza a tale è giunta, Che partorir non può così sovente, Come prima solea, nuove radici (L. Alamanni). b. fig. Produrre con le facoltà intellettuali (per lo più in contesti di tono iron. o scherz.): non fa ...
Leggi Tutto
stolone2
stolóne2 s. m. [dal lat. stolo -onis «pollone, germoglio»]. – 1. In botanica, ramo strisciante, epigeo o sotterraneo, che si sviluppa alla base del fusto di alcune piante erbacee (viola, fragola, [...] patata, ecc.); la formazione di radici dai nodi degli stoloni, e la morte di parti intermedie, permettono la riproduzione vegetativa della pianta. 2. In zoologia, peduncolo che si forma in alcuni animali (tunicati, celenterati, briozoi), e che, ...
Leggi Tutto
secare
v. tr. [dal lat. secare «tagliare»] (io sèco, tu sèchi, ecc.). – 1. letter. ant. Tagliare, segare: erbe non divelte da le radici, ma secate con acuta falce (Sannazzaro); diè per la gola Ad Algazèl [...] di sì crudel percossa Che gli secò le fauci (T. Tasso). E in senso fig., fendere attraversando: andò stridendo e dritto L’aura secando il fulminato dardo (Caro); una lunga lista cerulea secò l’orizzonte ...
Leggi Tutto
plasmodioforacee
plasmodioforàcee s. f. pl. [lat. scient. Plasmodiophoraceae, dal nome del genere Plasmodiophora, comp. del lat. scient. plasmodium «plasmodio» e -phorus «-foro»]. – In botanica, famiglia [...] e vivono in luoghi molto umidi; comprende una quindicina di generi con quasi 50 specie, tra cui Plasmodiophora brassicae che causa nelle crocifere la malattia nota col nome di ernia per la ipertrofia degli organi infetti, in particolare le radici. ...
Leggi Tutto
capelluto
agg. [der. di capello]. – 1. Che ha molti o lunghi capelli, ben chiomato: Clodoveo il c. (G. Villani). Cuoio c., la parte del tegumento del capo coperta da capelli. 2. Per estens., di animali [...] con un ciuffo di penne sul capo, o di radici di piante provviste di fitte barbe. ...
Leggi Tutto
tabulari, radici In botanica, radici di alcuni alberi tropicali (per es. Ficus, Sterculia), le quali si sviluppano dalla base del tronco estendendosi sul terreno a raggiera; in seguito a ineguale accrescimento (epitrofia) del corpo legnoso prendono...
Francesco Daveri
Le radici economiche della discriminazione
Una regolarità statistica riscontrata ovunque indica che le donne guadagnano meno degli uomini anche quando hanno le loro stesse competenze e svolgono l’identica attività. L’ampia...