velamen
velàmen s. m. [propriam. voce lat. scient. (dal lat. class. velamen «velo»), che sottintende il genit. plur. radicum «delle radici»]. – In botanica, altro nome del velo radicale delle orchidacee [...] (v. velo1, n. 3 a) ...
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pascolatore
pascolatóre s. m. (f. -trice) e agg. [der. di pascolare]. – Termine usato in zootecnia, quasi esclusivam. al femm., per indicare quelle razze di maiali che si adattano al pascolo, dove trovano [...] nutrimento di ghiande, erbe, radici, tuberi: la razza Hampshire di suini è buona pascolatrice. ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee [...] primaria che si sviluppa direttamente dall’embrione durante la germinazione e con radici avventizie, che vengono emesse dai primi nodi del culmo presso la superficie del suolo; l’infiorescenza terminale è una spiga composta (che può essere mutica ...
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pueraria
puerària s. f. [lat. scient. Pueraria, dal nome del botanico svizz. M. N. Puerari († 1845)]. – Genere di piante leguminose papiglionacee, con più di 30 specie, originarie del Giappone, dell’Asia [...] e del Giappone, con fiori viola-porpora in densi racemi, che cresce molto rapidamente, raggiungendo anche 30 m d’altezza: è usata per foraggio, per le fibre tessili che si ricavano dai rami e per la fecola alimentare estratta dalle radici carnose. ...
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eringina
s. f. [der. di eringio]. – Composto organico, glicoside contenuto nelle radici di eringio (Eryngium campestre) e dotato di proprietà diuretiche e diaforetiche. ...
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tormentone
tormentóne s. m. [der. di tormentare; nel sign. 2, per l’azione erosiva della larva sulle radici delle piante]. – 1. Preoccupazione, fastidio, rovello che costituisce un continuo tormento; [...] in partic., nel linguaggio teatrale, battuta ripetuta in modo ossessivo, spec. con effetto comico. In partic., nel linguaggio giornalistico, tema, argomento polemico riferito sempre allo stesso soggetto, ...
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ritidoma
ritidòma s. m. [dal gr. ῥυτίδωμα «increspamento»] (pl. -i). – In botanica, la scorza dei cauli e delle radici delle piante legnose. ...
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brionina
s. f. [der. di brionia]. – Composto organico, glicoside costituente uno dei principi attivi delle radici di piante del genere brionia: polvere giallo-bruna, amara, solubile, dotata di proprietà [...] diuretiche e purgative ...
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ceppa
céppa s. f. [da ceppo]. – 1. Parte dell’albero che sta sotto terra e in parte a fior di terra, e da cui si dipartono le radici: certi funghi che produce la c. del faggio (Giusti). 2. Ceppo cavo [...] del castagno o d’altro albero: era corso a rifugiarsi nel cavo d’una c. di castagno (Fucini) ...
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sovrastruttura
(o soprastruttura) s. f. [comp. di sovra- (o sopra-) e struttura]. – 1. Denominazione generica di ogni elemento di costruzione che si alza al di sopra di altre strutture ed è da queste [...] nasca da un’esigenza interiore ma si sovrapponga a ciò che è intimo e reale senza affondare in questo le sue radici: un uomo schietto, senza s. mentali; un romanzo, un dramma appesantito da s. ideologiche. b. Nel pensiero marxiano, il complesso delle ...
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tabulari, radici In botanica, radici di alcuni alberi tropicali (per es. Ficus, Sterculia), le quali si sviluppano dalla base del tronco estendendosi sul terreno a raggiera; in seguito a ineguale accrescimento (epitrofia) del corpo legnoso prendono...
Francesco Daveri
Le radici economiche della discriminazione
Una regolarità statistica riscontrata ovunque indica che le donne guadagnano meno degli uomini anche quando hanno le loro stesse competenze e svolgono l’identica attività. L’ampia...