dicotomico
dicotòmico agg. [der. di dicotomia] (pl. m. -ci). – Relativo a dicotomia, che presenta dicotomia o è basato sulla dicotomia, cioè, in genere, su una bipartizione: schema d.; sviluppo d. del [...] ragionamento; ramificazione d., di una pianta; tavola o chiave d., in botanica e zoologia, sistema pratico di classificazione fondato sulla dicotomia (v. chiave, n. 9); tradizione d., in critica testuale, con stemma bipartito; classificazione d., in ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] . 3. a. Il concetto che è alla base di un discorso, di un’opera poetica o letteraria, il significato essenziale di un ragionamento, il senso riposto di una frase: l’i. dominante di un carme; questa è l’i. centrale dell’articolo; ho letto attentamente ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] , mantenere, salvare: stanno facendo un ultimo tentativo per tenere in p. il loro matrimonio; un discorso, un ragionamento, una giustificazione che non si regge in piedi, contrario alla logica, incoerente, poco verosimile; cadere in piedi, uscire ...
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limpido
lìmpido agg. [dal lat. limpĭdus, di origine incerta]. – 1. Nitido, trasparente, puro da componenti o elementi estranei che ne turbino la chiarezza: acqua, aria l.; un cielo l.; una notte l., [...] una gioia l., pura e serena, non offuscata da alcun turbamento; anima l., schietta; prosa l., stile l., ragionamento l., dimostrazione l., chiari, non involuti; l. vena, di schietta ispirazione poetica. ◆ Avv. limpidaménte, in modo limpido, chiaro ...
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pera
péra s. f. [lat. pĭrum (plur. pĭra)]. – 1. a. Il frutto del pero, pomo di forma caratteristica, più o meno allungata (definita genericam. piriforme, e con più precisione, nelle sue varietà, cidoniforme, [...] oblunga con un’estremità piuttosto prominente: naso, testa a pera; in senso fig., sconclusionato, mal fatto, sciocco: discorso, ragionamento a pera. 2. Genericam., oggetto la cui forma ricorda quella di una pera; in partic.: a. Tipo di interruttore ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento. ...
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astratto
agg. [dal lat. abstractus, part. pass. di abstrahĕre «astrarre»]. – 1. a. Di persona, che ha la mente rivolta altrove, profondamente assorta in qualche pensiero: camminava a.; mi sembri a.; [...] : idee a., concetto a.; oppure, che manca di determinazione, che non ha contatto diretto con la realtà o col mondo sensibile: ragionamento a.; materia a.; arte a., espressione con la quale si indica tutta l’arte moderna non figurativa, sia quella che ...
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lineare1
lineare1 agg. [dal lat. linearis]. – 1. Inerente a una linea (per lo più retta), che procede secondo una retta, o che si sviluppa prevalentemente nel senso della lunghezza: misure l., le misure [...] e coerente a sé stessa (e s’intende in genere sulla via dell’integrità morale, della rettitudine); ragionamento l., che procede con chiarezza e semplicità, senza deviazioni. ◆ Avv. linearménte, in modo lineare, rettilineo: svolgersi linearmente ...
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inconcludente
inconcludènte agg. [comp. di in-2 e concludente]. – Che non conclude, che non raggiunge il suo fine, che manca di efficacia probativa: ragionamento i.; discorsi i. (anche, privi di nesso [...] logico, sconclusionati). Per estens., che non giunge a termine, inutile, vano: sforzi, tentativi, propositi i.; di persona, che non viene a capo di nulla, che lascia ogni impresa a metà: è un uomo inconcludente. ...
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inconcludenza
inconcludènza s. f. [der. di inconcludente]. – L’essere inconcludente, cioè privo di forza logica o di efficacia dimostrativa: i. di un ragionamento, di un discorso, delle testimonianze [...] addotte ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...