neoleghista
(neo-leghista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone temi politici propri della Lega Nord. ◆ Frecciata per [Filippo] Penati anche dal ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini: [...] una funzione politica maggiore con il Pd solo se sarà capace di un progetto nazionale senza ripiegare in un ragionamento neoleghista». (Elisabetta Soglio, Corriere della sera, 6 settembre 2007, p. 3, Primo piano) • [Emma] Bonino ti fa capire quanto ...
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concedere
concèdere v. tr. e intr. [dal lat. concedĕre «ritirarsi dinanzi a qualcuno, cedere, concedere», comp. di con- e cedĕre «cedere»] (pass. rem. io concèssi o concedéi o concedètti, tu concedésti, [...] momentaneamente come vera un’ipotesi ritenuta improbabile, al solo scopo di poter controbattere le ragioni dell’avversario o per aver modo di sviluppare un ragionamento: ammesso e non concesso che ti abbia offeso, non avevi diritto di reagire così ...
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cavillo
s. m. [dal lat. cavillus o cavillum, propr. «scherzo, motto, facezia»]. – 1. Ragionamento sottile e fallace, ma con apparenza di verità, con cui si cerca di trarre altri in inganno o di alterare [...] o interpretare speciosamente fatti e parole; pretesto, arzigogolo: cercare, inventare, usar cavilli, ricorrere a cavilli. 2. Lo stesso che cavillamento ...
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cavilloso
cavillóso agg. [dal lat. tardo cavillosus]. – Di persona, che usa cavilli, che ricorre a cavilli: avvocato c., gente cavillosa. Di ragionamento e sim., che ha natura di cavillo, fatto di cavilli: [...] argomenti c., discorso c., interpretazione c., scuse cavillose. ◆ Avv. cavillosaménte, in modo cavilloso: ragionamenti cavillosamente ingannevoli. ...
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misologia
miṡologìa s. f. [dal gr. μισολογία, comp. di μισο- «miso-» e λόγος «discorso, ragionamento»]. – Termine con cui Platone nel Fedone indica la sfiducia o addirittura l’avversione per i ragionamenti [...] in seguito rivelatisi falsi. Il termine è stato poi ripreso da Kant per riferirsi alla sfiducia nella ragione propria di chi da questa avesse atteso indicazioni sul modo di conseguire la felicità e il godimento della vita; analogam., in Hegel ...
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indurre
(ant. indùcere) v. tr. [lat. inducĕre, comp. di in-1 e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre; part. pass. indótto, ant. indutto]. – 1. Propr., far penetrare, quindi destare, suscitare in altri [...] che tutti gli uomini sono soggetti a errare, s’induce che l’errore è insito nella natura umana. Usato assol., fare un ragionamento induttivo. Nell’uno e nell’altro uso, il verbo è raro, e gli si preferiscono locuz. equivalenti, come affermare, trarre ...
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antigiubilare
agg. Ostile alla celebrazione del giubileo; con particolare riferimento al Giubileo dell’anno 2000. ◆ Un terrorismo satanista antigiubilare è altrettanto impensabile, almeno sul filo di [...] un onesto ragionamento. Un satanista vedrà l’Anno Santo come tutt’altro che santo, lo vedrà come espressione di una seduzione paracristica che coinvolge Chiesa, Stato, istituzioni, collettività; come un’occasione di caos e di rovesciamento: dunque ...
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dunque
dùnque cong. e s. m. [lat. tardo dunc, prob. incrocio di dumque con tunc]. – 1. cong. Serve in genere a concludere un ragionamento: ponendo d. termine a questa discussione ...; a trarre una conseguenza [...] o una deduzione: ha sbagliato, d. paghi; mi scrive dalla Germania, d. è tornato a lavorare lì; a riprendere un discorso: dicevo d. che ...; a esortare: suvvia, d., fatti coraggio; Va d., e fa che tu costui ...
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cazzo
s. m. [di etimo incerto], volg. – 1. Membro virile, pene. 2. fig. È frequente in molte locuz. col sign. di cosa di nessuna importanza o di niente: non capire, non sapere, non importare, non contare, [...] cane, nome napol. del gigaro, per la caratteristica inflorescenza a forma di clava. Con altro senso nella locuz. fig. (parlare, ragionare, ragionamento) a c. di cane, in modo contorto, senza criterio, o privo di logica. 4. C. marino, nome volg. dell ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...