deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale [...] ; generalm. usato in contrapp. a induzione, il termine è anche definito (impropriamente, per taluno) come il ragionamento che giunge a proposizioni particolari partendo da proposizioni generali. b. In logica matematica, l’operazione (detta anche ...
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persuasione
persuaṡióne s. f. [dal lat. persuasio -onis, der. di persuadere «persuadere»]. – 1. a. Il persuadere, l’atto, il modo, il metodo del persuadere: in ciascuna maniera di sermone lo dicitore [...] con la p.; cercare di ottenere con la p. più che con la forza e con le minacce; un discorso, un ragionamento che ha (o non ha) forza di persuasione. In psicoterapia, tecnica non analitica basata essenzialmente sulla conversazione razionale tra medico ...
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capacitare
v. tr. [der. di capace] (io capàcito, ecc.). – Rendere capace, cioè persuadere, convincere: cercarono di c. l’uomo della disgrazia; non riuscirono a capacitarlo del suo torto; il tuo ragionamento [...] persuadersi: non posso ancora capacitarmi che sia proprio vero; non si capacitava della sconfitta. ◆ Part. pass. capacitato, anche come agg., convinto: Lucia, senza trovar che rispondere a quel ragionamento, non ne sembrava però capacitata (Manzoni). ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] ., lambiccarsi il cervello; restare o rimanere col c. rotto, fig., avere la peggio: a chi, messosi a sostener le sue ragioni contro un potente rimaneva col c. rotto, don Abbondio sapeva trovar sempre qualche torto (Manzoni); battere il c., o dar di ...
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connettere
connèttere v. tr. [dal lat. connectĕre «congiungere, annodare», comp. di con- e nectĕre «intrecciare, legare»] (coniug. come annettere). – 1. a. Unire insieme, collegare, mettere in relazione [...] dovrebbe dire che aveva una testa curiosa (Manzoni); lei è ammalata, va bene. Ma se è ancora in grado di connettere, ragioni (Pratolini). Più com. l’uso con la negazione, non connettere (sottintendendo le idee o sim.), essere incapace di formare un ...
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fase 2
(fase due) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, il periodo caratterizzato dall’ampliamento e sviluppo di un determinato processo; in senso più ristretto, il momento in cui si allentano le [...] dispiace anche che questo sia stato tradotto schematicamente in un titolo che non ha reso bene l’idea del ragionamento”. (Askanews.it, 3 aprile 2020, Cronaca) • [tit.] Coronavirus, Iss: "La curva inizia la discesa, / pensiamo alla fase 2" [sommario ...
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nearworking
(near working) loc. s.le m. Lavoro agile caratterizzato dalla possibilità di svolgere l’attività lavorativa vicino al luogo in cui si abita. ♦ Dall’introduzione del lavoro agile per il personale [...] come il risparmio di tempo negli spostamenti e la migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro», è il ragionamento di Tajani, che fu oggetto di una riflessione complessiva in un incontro dello scorso marzo dal titolo " Lavorare vicino a ...
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complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un [...] ragionamento c.; che ha diversi aspetti sotto cui si può o si deve considerare e di cui bisogna tener conto: è un problema c.; multiforme, complicato: l’uomo è creatura c. (Lambruschini); commedia con intreccio assai c.; o eccessivamente elaborato, e ...
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argomento
1. MAPPA L’ARGOMENTO è ciò di cui si parla o si scrive; in altre parole, è l’oggetto, la questione, il tema di cui si tratta o si discorre (discutere, esaurire un a.; entrare in a.; l’a. di [...] ; cambiamo a.). 2. MAPPA Può anche essere ciò che viene portato a sostegno di quel che si afferma, cioè una ragione, un ragionamento o una prova che dimostri l’attendibilità e la veridicità di quello che si sta dicendo (un a. persuasivo, convincente ...
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dramma
1. Nel suo significato più esteso, la parola DRAMMA indica qualunque componimento letterario, sia tragico sia comico, scritto per essere rappresentato sulla scena. In particolare, il dramma antico (o classico) [...] , e che le guardano come aurore boreali, incolparono della sua poca fortuna la truppa del Sacchi, che l’ha rappresentato nel teatro di S. Salvatore.
Carlo Gozzi,
Ragionamento ingenuo
Vedi anche Attore, Commedia, Drammatico, Recitare, Scrivere, Teatro ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...