elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; [...] ., (è) elementare!, per sottolineare con aria di sufficienza l’ovvietà di un’affermazione, di un giudizio, di un ragionamento, di una conclusione altrui); o di cosa che non può essere ignorata o trascurata, in quanto indispensabile, imprescindibile ...
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sconnessione
sconnessióne s. f. [der. di connessione, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. non com. Mancanza di connessione; sconnessura: riordinavo le tegole al caso di sconnessioni, di rotture e di pioggia [...] che trapelasse (C. Gozzi). 2. fig. Mancanza di coerenza, di connessione logica e sintattica: s. di idee, s. di un ragionamento, di un discorso. 3. a. In matematica e, più in partic., in topologia, il fatto di non essere connesso. b. In informatica, ...
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elenctico
elènctico (o elèntico) agg. [dal lat. tardo elenctĭcus, gr. ἐλεγκτικός, agg. di ἔλεγχος «confutazione»] (pl. m. -ci). – Confutativo. Come s. f., elenctica, una delle tre arti speciali (apodittica, [...] elenctica, apologetica) della dialettica, intesa come arte del ragionamento: ha per scopo la confutazione dell’errore presente nell’affermazione dell’avversario. ...
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sconnesso
sconnèsso agg. [part. pass. di sconnettere]. – 1. Che non è ben connesso, che non forma un tutto unito e compatto: un assito, uno steccato, un tavolo s.; il soffitto era di assicelle di legno [...] cortile (Cassola). 2. fig. Mancanza di connessione logica e sintattica: fare dei discorsi s.; dire parole s.; un ragionamento, un periodo s.; strozzato dall’emozione, balbettò qualche frase sconnessa (Verga). 3. a. In matematica, detto di uno spazio ...
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quadrare
v. tr. e intr. [lat. quadrare (che aveva anche gli usi estens. e fig.), der. di quadrus «quadrato1»]. – 1. tr. a. non com. Rendere quadrato, ridurre in forma quadrata: q. un foglio. In usi fig., [...] ; il nomignolo che gli hanno dato gli quadra perfettamente (più com. gli calza); mi pare che l’esempio non quadri troppo; è un ragionamento che non quadra, che non convince, che non sembra esatto. b. fam. Garbare, andare a genio: non mi quadra che il ...
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esatto2
eṡatto2 agg. [dal lat. exactus, part. pass. di exigĕre nel sign. di «condurre a termine»]. – 1. Di persona che fa le cose nel modo dovuto, senza omissione o negligenza; quindi preciso, scrupoloso, [...] sono così dette, da Cartesio in poi, le matematiche, in quanto, vertendo su oggetti astratti, ottenuti dal puro ragionamento, non sarebbero condizionate dal grado di perfezione dei nostri sensi e dei nostri strumenti, come le scienze sperimentali, le ...
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scontorto
scontòrto agg. [part. pass. di scontorcere]. – Contorto, stravolto, detto in partic. della figura umana, o di elementi della natura, come le piante: un viso, un corpo s., con le membra s.; [...] non mai veduti, quasi d’ira e d’angoscia (De Amicis). In senso fig., aggrovigliato, confuso: periodi s.; un ragionamento s.; non com. in senso morale: invano dalle sante mura Spiri virtù negli animi s. (Giusti, rivolgendosi alla patria). ...
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esaustione
eṡaustióne s. f. [dal lat. tardo exhaustio -onis «atto di esaurire», der. di exhaustus, part. pass. di exhaurire «esaurire»]. – Propr., l’esaurire, esaurimento. Più in partic., riduzione all’assurdo, [...] nella locuz. metodo di e., schema di ragionamento matematico di tipo indiretto, che evita l’uso di procedimenti infinitesimali nelle questioni relative alle aree e ai volumi, basato sulla successiva esclusione di ipotesi che risultano assurde. ...
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capzioso
capzióso agg. [dal lat. captiosus, der. di capĕre «prendere»]. – Che tende a trarre in inganno, fallace, insidioso: ragionamento, argomento capzioso. ◆ Avv. capziosaménte, in modo capzioso: [...] dibattito impostato capziosamente; una polemica capziosamente condotta ...
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Nella logica antica, ogni processo discorsivo della mente o ragione, che, muovendo da alcune premesse, perviene a una conclusione. Se questo procedimento va dall’universale al particolare, o dal più generale al meno generale, si ha il r. deduttivo,...
ragionamento
Il termine ha più valori: " argomentazione ", " esposizione " o " trattazione ", " dialogo " o " discorso "; v. RAGIONARE; ragione.
In Pg XVIII 1 posto avea fine al suo ragionamento / l'alto dottore, il termine sta per " svolgimento...