vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] primo Novecento fondata sul predominio del processo della vita e delle sue leggi immanenti sulla ragione e sui valori trascendenti, e rappresentata da pensatori di varia provenienza speculativa (W. Dilthey, M. de Unamuno, J. Ortega y Gasset, ecc.). g ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] designa la realtà assoluta e sopraindividuale, manifestazione dell’idea o ragione infinita, il cui sviluppo si attua attraverso tre gradi: lo agire, giudicare in tranquillità di spirito; disposizione mentale ed emotiva, stato d’animo: non sono nello ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] ho cercato di convincerlo (o di dissuaderlo), ma lui non intende ragione. Farsi i., dire le proprie ragioni apertamente e o sim. In qualche caso ha piuttosto il senso di interpretare: il verso è stato inteso in vario modo; bisogna i. con discrezione ...
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sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, [...] né infiammerà il cuore di chi lo legge (Alfieri); piuttosto che abbassare coi sensi la ragione umana, mille volte meglio , per es., di un monte). 2. In fisica e chimica, far passare una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme mediante il ...
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segreto2
segréto2 (letter. o dial. secréto) s. m. [lat. secrētum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. Cosa o fatto che si tengono nascosti dentro di sé e non si rivelano a nessuno: il suo passato [...] competente autorità debbono rimanere segrete, quali i s. distato (che concernono la sicurezza interna o internazionale dello stato), i s. d’ufficio (da parte di pubblici ufficiali o di incaricati di pubblico servizio), i s. scientifici e industriali ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] illustrano i principî, le ragioni, i limiti di un’opera o di un complesso di opere, e sim.: p. di lavoro; p. di ricostruzione; p. dei festeggiamenti espressione con cui si indica che una materia è stata svolta o dev’essere svolta, ai fini degli esami ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] respiro; non mi è dato di sperare tanto; il tesoro doveva essere stato nascosto su uno dei tre galeoni di scorta, quale però non era indeterminato: quante gliene ha date!; darle, darsele di santa ragione. Rendere: sono terreni che danno grano in ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, [...] . immaginario, ideale; e. diragione, oggetto puramente mentale, al quale non corrisponde nulla di reale (e di cui spesso, con sign. negativo dallo stato che, sorti in un tempo e per circostanze ormai superate, non hanno più un’obiettiva necessità di ...
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dovere1
dovére1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. Obbligo morale di fare determinate cose; più spesso, ciò che si è obbligati a fare dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, [...] dallo stato sociale, ecc.: fare, osservare, compiere il proprio d.; trascurare i d.; mancare ai proprî d.; diritti e di padre, di marito, di figlio, di studente; tutti abbiamo il d. e il diritto di lavorare; conosco il mio d.; mi sento in d. di ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] Dante); u. da uno stato, u. dall’Italia; u. da una stanza, dallo studio, dal bagno; u. (fuori) dall’auto; u. di scena, riferito ad attori ( . da una situazione di pericolo; in partic., u. di sé, u. di senno, diragione, di testa, infuriarsi, impazzire ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...