ragionevole
ragionévole agg. [rifacimento, secondo ragione e col suff. -évole (di agg. deverbali come lodevole, notevole), del lat. rationabĭlis (der. di ratio -onis «ragione»)]. – 1. a. Che possiede [...] parli così non sei r.; sii r. e non pretendere l’impossibile; è stato molto r. nelle sue richieste. 2. a. Di pensieri, discorsi, sentimenti, azioni e comportamenti, conforme alla ragione, sensato: è una domanda r.; le sue parole mi sono parse r ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] Riferito a persona che col suo agire provoca l’avverarsi di un fatto: sei stato tu la c. di tutti i nostri guai; prov., chi è c. in una responsabilità, invitarlo a discolparsi, a rendere ragionedi qualche cosa o, più semplicem., a discuterne; essere ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] di s. ragione, con piena ragione, giustamente e, per estens., in quantità, in abbondanza: picchiare qualcuno di s. ragione; darne, prenderne di s. ragione santo (propriam., ritornare in statodi purezza, esser purificata), di donna che torna per la ...
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inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: [...] e fisica, di fenomeno che è il contrario di un altro: la solidificazione è il cambiamento distato i. della all’inverso; meno com. in usi assol., con il sign. di «al contrario»: tu gli dai ragione; io, all’inverso, sostengo che ha agito male. 3. agg ...
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allegare2
allegare2 v. tr. [dal lat. allēgare, comp. di ad- e lēgare «inviare come legato»] (io allégo, tu alléghi, ecc.). – Citare, addurre come prova, come giustificazione, o a discolpa: a. una testimonianza, [...] una scusa, una ragione; quanto si ingannono coloro che a ogni parola allegano e’ Romani (Guicciardini). Meno com. con prop. oggettiva: è stato allegato, in discolpa del Vico, che gran parte dei suoi errori sono da attribuire ai materiali scarsi e ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] l., in secondo l., ecc., soprattutto nell’enumerare una serie di fatti, di argomenti, diragioni e sim.: non l’ho fatto, in primo l. luogo nel quale un oggetto si trova o un fatto avviene (compl. distato in l., per es.: «vivo a Roma; il giornale è ...
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diurnista
s. m. e f. [der. di diurno] (pl. m. -i). – Impiegato dipendente da un’amministrazione dello stato, assunto provvisoriamente per fare fronte a esigenze eccezionali dei servizî, e retribuito [...] a giornata in ragionedi un trentesimo dello stipendio mensile che viene corrisposto al personale avventizio. ...
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sconciare
v. tr. e intr. pron. [der. di conciare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scóncio, ecc.). – 1. tr., non com. Sciupare, guastare; imbruttire; ridurre in cattivo stato: l’affresco è stato sconciato [...] sommità, sconciavala un pocolino (Goldoni); questa è la sola ragione che mi obbliga a volgervi ancora la parola, e che viso colle mie mani (C. Arrighi); e con il sign. partic. di slogare: il colpo che diedi sopra il fondo della barca mi sconciò quasi ...
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rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] ragione, in tono di minaccia, dovrà rispondermi di quello che ha fatto; Quivi mi misi a far baratteria; Di ch’io rendo ragionedi agg., nel linguaggio marin., si dice di un elemento mobile dell’attrezzatura che, nella sua manovra, è stato portato ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] ragione grida più forte; chi più grida ha più ragione o ottiene di più. Per estens., parlare a voce troppo alta: di’ piano, non c’è bisogno di vendetta; similmente, g. pietà, misericordia, di cose in cattivo stato. 3. tr. Con sign. più particolari ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...