differenziare
v. tr. [der. di differenza] (io differènzio, ecc.). – 1. a. Rendere differente, costituire elemento che permette di distinguere tra persone o cose: l’uso della ragione differenzia l’uomo [...] tensione il cui andamento nel tempo è rappresentato, a meno di costanti moltiplicative, da una funzione che è la derivata temporale tessuti, organi differenziati, che hanno raggiunto il loro stato definitivo e, quindi, funzionale); in cui o per ...
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giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata [...] un «diritto naturale» (relativo ad uno statodi natura originario, anteriore a qualsiasi convivenza organizzata e regolata da leggi quanto più volte contestata, che il giusnaturalismo moderno debba di fatto cominciare con Ugo Grozio (per il quale, a ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] trovano al loro stato normale: quarta g., quinta g. (= do - fa, do - sol). 3. a. Sostantivato con valore neutro, solo al sing., ciò che è giusto, la giustizia: volere, operare il g.; essere nel g., avere ragione; ciò che è dovuto di diritto, ciò che ...
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calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura [...] distato (latente, perché la cessione o la sottrazione di calore non è rivelata da una variazione di temperatura); c. specifico, quantità di Sole irraggia sulla Terra, in ragionedi circa 2 calorie a cm2 e a secondo, cioè di circa 1 kilowatt a metro ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre [...] ), eletta direttamente dal popolo in ragionedi un membro per un determinato numero di abitanti, e l’altra, la camera alta (in Italia, il Senato), costituita da membri scelti invece con criterî assai diversi nei varî stati: il P. italiano, francese ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] ai posteri, p. alla storia, e sim. b. Cambiare distato, di condizione, di attività e sim.: p. dalla vita alla morte, dalla questa volta, passi!, modo di ammettere, di perdonare. d. Con la prep. per, esser considerato (a ragione o a torto): passa per ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] avere la peggio: a chi, messosi a sostener le sue ragioni contro un potente rimaneva col c. rotto, don Abbondio sapeva dell’ambasciatore Lallement spalancava ai rei diStato quelle porte che non si riaprivano di solito che ai condannati del c. ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] questa, e non può essere negata); esigere le prove di fatto; alla prova dei f. si vedrà se ho torto o ragione; venire, passare a vie di fatto, ad atti di violenza; come locuz. aggettivale invar., di fatto, effettivo (in contrapp. a nominale, teorico ...
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sconsolato
agg. [part. pass. di sconsolare]. – 1. a. Che non ha e non può trovare consolazione, senza conforto, profondamente afflitto: gli s. genitori non sanno darsi ragione della morte del figlio; [...] , tutto triste e s.; mi ha scritto una lettera molto sconsolata. 2. Riferito ai sentimenti stessi, allo stato d’animo di chi non vede possibilità di consolazione: uno s. rimpianto; preferiva rimanere chiuso nel suo s. isolamento; Quando sovviemmi ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] sotto il proprio dominio: alcuni principi, per t. securamente lo stato, hanno disarmato e’ [= i] loro sudditi (Machiavelli). i. brache a un giudice ... mentre che egli ... teneva ragione, Boccaccio); o in quello di gestire: t. il banco, in un gioco; t ...
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Espressione entrata nell’uso intorno alla metà del sec. 16°, per designare l’interesse dello Stato assunto come ragione o criterio di valutazione e azione politica. Le basi della ragione di Stato si trovano nelle idee di N. Machiavelli,...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...