uccello
uccèllo s. m. [lat. tardo aucĕllus, da *avicellus, avicella, dim. di avis «uccello»]. – 1. Nome comune e generico delle varie specie di animali della classe degli uccelli (v. la voce), caratterizzati [...] ed eccezionalmente di invertebrati), denominazione riferita in partic. alle specie degli ordini falconiformi (u. rapaci diurni) e strigiformi (u. rapacinotturni); u. trampolieri, che possiedono lunghe zampe per muoversi nelle acque basse dei laghi e ...
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grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, [...] plur., sgridata: sentirai ora le g. del babbo! c. Verso di un animale, in quanto sia forte e acuto: i g. dei rapacinotturni; il g. dell’aquila, dello sciacallo. d. poet. Suono, rumore prodotto da elementi o fenomeni naturali: si avviò verso l’ombra ...
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strigiformi
strigifórmi s. m. pl. [lat. Strigiformes, comp. del nome del genere Strix (v. la voce prec.) e -formis «-forme»]. – Ordine di uccelli che comprende oltre 130 specie, comunemente note con [...] il nome di rapacinotturni, suddivisi in 26 generi e nelle due famiglie strigidi e titonidi: hanno testa tondeggiante, molto mobile, con gli occhi situati anteriormente, e con il becco corto e robusto; si alimentano principalmente di piccoli ...
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gufo
s. m. [lat. tardo gūfo (-ōnis), d’origine onomatopeica; nel lat. classico, il nome del gufo era būbo -ōnis]. – 1. Nome comune di varî uccelli rapacinotturni, caratterizzati dal disco facciale completo [...] e ben distinto, e appartenenti a varî generi; in Italia vivono il g. comune (Asio otus), noto anche col nome di duca cornuto, di mediocre statura, con ciuffi auricolari relativamente lunghi, e il g. di ...
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rapace
agg. [dal lat. rapax -acis, der. di rapĕre «rapire»]. – 1. Avido di rapire, di sottrarre ad altri con la forza o con l’inganno roba, denaro, beni varî: uomini naturalmente vaghi di pecunia e r. [...] , rimasta nell’uso pop. odierno, erano designati come rapaci s. m. pl. (lat. scient. Raptatores) gli uccelli predatori attualmente riuniti negli ordini falconiformi (r. diurni) e strigiformi (r. notturni). 3. In araldica, attributo del lupo che porta ...
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notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo [...] poet., anche con valore avverbiale, equivalente a «di notte»: Escon notturni e piani, e per lo colle Uniti vanno (T. Tasso). la notte; farfalle n., nome comune degli eteroceri (v.); rapaci n., le diverse specie di uccelli predatori che sono in ...
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. Genere di Uccelli, dell'ordine dei Rapaci notturni o Striges, hmiglia Bubonidae, a cui appartengono varie specie di Gufi (Gufo comune, Gufo di palude, ecc.); v. gufo.