pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] costo). Come locuz. agg. e avv., alla pari, in rapportodi parità, senza ricevere alcun compenso in denaro, ma prestando un p. con i pagamenti, versando gli arretrati; mettersi in p. col lavoro, con gli studî, con gli esami, ecc. f. Pari pari, ...
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precario1
precàrio1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. precarius, propr. «ottenuto con preghiere, concesso per grazia», der. di prex precis «preghiera»]. – 1. agg. Incerto, non sicuro; che è soggetto a subire, [...] , trovarsi in p. condizioni economiche, in p. condizioni di salute; salute p., cagionevole; un equilibrio p., instabile; agg. e sost. Che o chi ha un rapportodilavoro temporaneo senza garanzie di stabilità o continuità, legato a un contratto a ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] è vissuto all’estero (per) gran p. della sua vita. In rapporto a una totalità numerica di persone: una p. degli uomini, del pubblico, della scolaresca; la maggior alle trattative per il contratto dilavoro, stipulano accordi, esprimono il loro ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] con la domanda. Con riferimento a persone o a gruppi, come rapporto, legame o vincolo reciproco: r. di parentela (i varî gradi della r. di parentela), di amicizia, di familiarità, o dilavoro, di affari; essere in buone r., o rompere, troncare le r ...
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pubblicista
s. m. e f. [dal fr. publiciste (der. di public «pubblico1»), dapprima «studioso di diritto pubblico», in seguito «giornalista»] (pl. m. -i). – 1. Collaboratore di giornali, periodici, riviste [...] che non ha, a differenza del giornalista, un rapportodilavoro stabile e continuato con i giornali ai quali collabora, e spesso svolge anche un’altra attività professionale; è iscritto in un apposito elenco dell’albo professionale dell’ordine dei ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] le cose anziché di esserne dominato: lavoro, ambiente, città, società, e sim., a m. d’uomo (lo stesso, e più com., che a dimensione umana); nella m. in cui, espressione con cui si stabilisce genericam. un rapporto tra due fatti, con sign. analogo ...
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pantouflage
s. m. inv. Il fenomeno dello spostamento di dipendenti statali di alto livello che, terminato il servizio per lo Stato, entrano nel settore privato; porte girevoli1 (V.). ♦ Gli avvocati-deputati [...] poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapportodilavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell ...
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dink
s. m. e f. Acronimo dell’espressione ingl. Double income, no kids; doppio stipendio, senza figli. ◆ Si profila una nuova spaccatura, una sorta di Apartheid tra inclusi ed esclusi dallo Stato sociale. [...] ’università cattolica Eugenio Zucchetti. […] Nel rapporto sono spiegate le cause del «rovesciamento ) secondo il neologismo americano, crescono perché le donne lavoranodi più e non si accontentano di fare le mamme, perché gli uomini ci mettono più ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] nelle Borse valori e in cui si trattano capitali a lungo e medio termine; m. dei titoli e m. dei cambî; si parla inoltre di m. del lavoro, per significare il rapporto che, in una determinata situazione economica, si istituisce tra domanda e offerta ...
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mobilita
mobilità s. f. [dal lat. mobilĭtas -atis]. – 1. Condizione di ciò che è mobile; attitudine, capacità e facilità a muoversi, a spostarsi (contrapp. a immobilità oppure a fissità, rigidezza); [...] m. geografica) o all’interno di ciascuna di esse, e può essere determinata sia da variazioni nella struttura salariale sia da altre motivazioni di carattere non monetario (migliori condizioni dilavoro, importanti mutamenti nella situazione economica ...
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Nella sua accezione empirica, il termine lavoro indica ogni attività di impiego di energie fisiche e intellettuali dell’uomo per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi. In tale nozione si individuano due profili, tra loro complementari:...
La sospensione del rapporto di lavoro si verifica quando, pur non potendo aver corso la prestazione, il rapporto resta giuridicamente in vita, e si differenzia strutturalmente dall’interruzione della prestazione riconducibile al riposo. Tra...