pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] o senza bisogno di insegnamento teorico): avere p. di un mestiere, di un lavoro; avere p. di una macchina, di uno strumento, saperli ). b. non com. Relazione di affari con altre persone, rapporto commerciale, di clientela e sim.: vettovagliar la ...
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book value
loc. s.le m. inv. Valore contabile, nominale; con particolare riferimento al valore di un’attività, di un’impresa, come risulta dal bilancio e dai libri contabili. ◆ Gli analisti, poi, nell’esame [...] il P/E (price earning ratio) che misura il rapporto tra la quotazione di un’azione e l’utile netto unitario; il Roe ( di debiti finanziari, un book value di 6,2 miliardi e ricavi per 4 circa. (Ro. Ro., Unità, 7 dicembre 2004, p. 13, Economia e Lavoro ...
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lavoratore povero
loc. s.le m. Lavoratore che, con il proprio salario modesto, non riesce a superare la soglia di povertà. ◆ Nel mondo, un lavoratore su due – quasi 1,4 miliardi di persone – guadagna [...] due dollari al giorno, una somma che condanna alla povertà, afferma l’ultimo rapporto dell’Ufficio internazionale del lavoro (Ilo) dedicato ai lavoratori poveri. (Giornale di Brescia, 8 dicembre 2004, p. 4, Estero) • Non a caso, sottolinea Eurostat ...
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contrattuale
contrattüale agg. [der. di contratto2]. – Che concerne un contratto o i contratti: clausola c.; disposizioni, norme c.; accordo c.; rinnovo c.; anche, stabilito nel contratto: aumento c. [...] per contratto, si abbia nei confronti di un altro soggetto: presuppone la preesistenza di un particolare rapporto giuridico e dà luogo al risarcimento dei danni. Forza c., o potere c., nei contratti dilavoro e spec. nelle controversie salariali, la ...
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colonia
colonìa s. f. [der. di colono «mezzadro»]. – Contratto agrario, di origine molto antica, in cui un concedente e uno o più coloni (ma non organizzati in unità dilavoro familiare) si associano [...] c. perpetua, largamente diffuso nel medioevo, come rapporto che su un terreno già incolto si stabiliva in seguito alla sua occupazione da parte di un coltivatore: questo aveva il diritto di godere del fondo e di trasmetterlo agli eredi, con l’obbligo ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] altri beni, cioè il suo «prezzo relativo»; teoria del v., quella che spiega il valore di scambio (o prezzo relativo) dei beni; teoria del v.-lavoro, quella enunciata dagli economisti classici e successivamente sviluppata da K. Marx, per il quale il ...
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socializzare
socialiżżare v. tr. e intr. [der. di sociale, sul modello del fr. socialiser]. – 1. tr. Disporre e attuare il passaggio della proprietà di mezzi di produzione, industrie e servizî, dai privati [...] amicizia, stringere rapporto: i giovani socializzano tra loro più rapidamente che gli adulti. ◆ Part. pass. socialiżżato, anche come agg., nelle diverse accezioni: un’azienda socializzata; emigrati ormai socializzati con i loro compagni dilavoro. ...
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monoservizio
(monoservizi), s. f. e agg. Chi o che offre un solo tipo di servizi. ◆ La «monoservizio» usufruisce più facilmente delle economie di scala di tipo tecnologico e può aggregare specifici finanziamenti [...] si fa eccezione per l’Amgas – si legge nel rapporto [di Moody’s] – le società non sono autosufficienti e richiedono m. servizio.
Già attestato nel Corriere della sera del 9 luglio 1999, Corriere Lavoro, p. 10 (Antonietta Donia e Irene Maria Scalise). ...
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dipendere
dipèndere (ant. depèndere) v. intr. [dal lat. dependēre «pendere da, dipendere», comp. di de- e pendēre «pendere», con mutamento di coniugazione (cfr. pendere)] (pass. rem. dipési, dipendésti, [...] , al servizio di qualcuno, compiere per esso un lavoro subordinato. Anche di uffici, stabilimenti, istituti, ecc., la cui attività sia diretta o controllata da organi superiori. 4. In grammatica, essere in rapportodi subordinazione: proposizione ...
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oralita
oralità s. f. [der. di orale1]. – 1. Carattere di ciò che è detto, comunicato o trasmesso a voce: o. di una tradizione; in senso concr., insieme di tradizioni orali, non scritte: nella Grecia [...] Nel diritto, carattere che contraddistingue la fase dibattimentale di alcuni aspetti del processo civile (in partic. le controversie dilavoro o di locazione) e del processo penale, in cui il rapporto tra giudice e soggetti interrogati o esaminati si ...
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Nella sua accezione empirica, il termine lavoro indica ogni attività di impiego di energie fisiche e intellettuali dell’uomo per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi. In tale nozione si individuano due profili, tra loro complementari:...
La sospensione del rapporto di lavoro si verifica quando, pur non potendo aver corso la prestazione, il rapporto resta giuridicamente in vita, e si differenzia strutturalmente dall’interruzione della prestazione riconducibile al riposo. Tra...