prospettiva1
prospettiva1 s. f. [dall’agg. prospettivo]. – 1. Parte della geometria descrittiva che si propone di elaborare le regole grafiche per costruire di un qualunque oggetto reale un’immagine [...] rappresentate parallele tra loro; p. aerea, la forma di rappresentazione, di natura soprattutto artistica, che ricerca le variazioni di intensità luminosa e di gradazioni di toni in rapporto alle distanze, allo spessore dello strato d’aria interposto ...
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territoriale
agg. [dal lat. tardo territorialis]. – 1. a. Di territorio, del territorio di uno stato o di una sua suddivisione politico-amministrativa, o anche di una determinata zona: confini t.; annessioni, [...] per il loro sviluppo. b. In urbanistica, densità t. di popolazione, il rapporto fra il numero degli abitanti e l’area totale di una zona di insediamento; densità t. edilizia, il rapporto fra il volume edilizio lordo (o superficie lorda degli alloggi ...
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inettitudine
inettitùdine s. f. [der. di inetto, sul modello del rapporto atto - attitudine; il lat. ineptitudo -dĭnis aveva il sign. di «sciocchezza, buffoneria»]. – Mancanza di attitudine a un determinato [...] ufficio, lavoro o esercizio: i. a un mestiere; o mancanza di qualsiasi capacità, dappocaggine: è stato trasferito per (la sua) inettitudine; i. al comando, incapacità di ricoprire funzioni direttive, spec. in ambito militare. ...
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transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito [...] sta introducendo condizioni sempre più favorevoli per migliorare il rapporto tra uomo e natura. Ma non è abbastanza. la Volvo che, dopo anni dilavoro nelle sue officine in Svezia e nel suo centro di progettazione e design aperto nella Southern ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] che una volta ho dovuto litigare con lui. Invertendo il rapporto fra le due proposizioni: si lascerebbe ingannare da un bambino Pavaglione ancora in tempo per vedermi dar del lavoro (Fenoglio). Senza nozione di quantità, in frasi nelle quali tanto ... ...
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annata
s. f. [der. di anno]. – 1. a. Il corso, lo spazio di un anno: passava l’intera a. in campagna. Più spesso, l’anno considerato in rapporto al tempo o al raccolto: a. secca, piovosa; a. cattiva [...] tuona, l’a. sarà buona. c. In partic., a. agraria, il ciclo di produzione annuo di un’azienda agraria: rappresenta spesso la durata minima dei contratti agrarî e dei contratti dilavoro in agricoltura, e il suo inizio (che varia da regione a regione ...
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dispensare
v. tr. [dal lat. dispensare, intens. di dispendĕre «distribuire»] (io dispènso, ecc.). – 1. Distribuire: d. ai poveri le proprie ricchezze; d. favori, grazie, elemosine; estens.: passò dispensando [...] dirvi che siete un ingrato (Goldoni). b. Nel pubblico impiego, d. dal servizio, risolvere il rapporto nei riguardi di un impiegato non idoneo al lavoro per motivi di salute o per insufficiente rendimento (v. dispensa1, n. 5 b). 3. ant. a. Spendere ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] le proporzioni originarie, secondo un determinato rapporto (rapporto o scala di r.). d. Nelle scienze sperimentali, r stanno lavorando, effettuata sul diritto o sul rovescio del lavoro; in araldica, r. delle pezze onorevoli, le pezze di proporzioni ...
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nevrosi
nevròṡi (o neuròṡi) s. f. [der. di nevro- (o neuro-), col suff. medico -osi]. – 1. Condizione di sofferenza della psiche, di natura assai varia, che si manifesta con ansia, irritabilità, fobie, [...] e anche a cause somatiche (per es., scarsa dotazione di mezzi in rapporto ai fini o ai modelli verso cui il soggetto è ansia, ossessione, stato di forte malessere caratterizzato da nervosismo e irritabilità: la n. del lavoro, del successo; non ti ...
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sradicare
v. tr. [lat. exradīcare, variante di eradicare (documentata nel part. pass. exradicatus), comp. di ex- «da, fuori da» e radix -icis «radice»] (io sràdico, tu sràdichi, ecc.). – 1. Svellere [...] e sociale: si è sradicato dalla sua patria d’origine per trovare lavoro. ◆ Part. pass. sradicato, com. come agg. in senso dal proprio ambiente, o comunque in debole rapporto con questo, anche come sentimento di sofferenza (con lo stesso valore del fr ...
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Nella sua accezione empirica, il termine lavoro indica ogni attività di impiego di energie fisiche e intellettuali dell’uomo per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi. In tale nozione si individuano due profili, tra loro complementari:...
La sospensione del rapporto di lavoro si verifica quando, pur non potendo aver corso la prestazione, il rapporto resta giuridicamente in vita, e si differenzia strutturalmente dall’interruzione della prestazione riconducibile al riposo. Tra...