eteronimo
eterònimo agg. e s. m. [dal gr. ἑτερώνυμος «che ha un nome diverso», comp. di ἑτερο- «etero-» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. In grammatica, di nomi che sono fra loro in rapporto di eteronimia. [...] una la traduzione dell’altra (e viceversa): l’e. italiano dell’inglese «library» è «biblioteca», non «libreria»; il rapporto di eteronimia è definibile in genere per via di approssimazione, in quanto raramente la sovrapponibilità semantica tra parole ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] assoluta di un fenomeno, il numero di volte che esso si presenta in una rilevazione statistica; f. relativa, il rapporto tra la frequenza assoluta e il numero dei casi esaminati. b. In linguistica computazionale, e spec. nella linguistica statistica ...
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governo di prossimita
governo di prossimità loc. s.le m. Governo locale, amministrazione pubblica che i cittadini percepiscono come immediatamente vicina alle loro necessità. ◆ «Ora bisogna mettere ordine, [...] non è una storia di regioni, ma di comuni. È nel dna del paese. Noi sindaci siamo in frontiera, il rapporto con i cittadini è senza mediazioni» [Walter Veltroni intervistato da Claudio Tito]. (Repubblica, 25 novembre 2002, p. 8, Politica) • [Walter ...
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solidarieta
solidarietà s. f. [der. di solidario, sull’esempio del fr. solidarité]. – 1. In diritto, modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), [...] s. con un collega; atto, gesto, manifestazione di solidarietà. In senso più ampio, su un piano etico e sociale, rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega i singoli componenti di una collettività nel sentimento appunto di questa loro ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] di causa ed effetto; con sign. più specifico, nella teoria del diritto, n. di causalità, il rapporto diretto e univoco che lega un evento (dannoso) a un’azione illecita e che consente di imputare all’autore dell’azione l’onere di risarcire al ...
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proiettivo
agg. [der. del lat. proiectus: v. proietto]. – 1. Genericam., che proietta, che ha forza di proiettare, che ha rapporto con una proiezione. In matematica, relativo all’operazione di proiezione [...] e sezione; in tale ambito, mentre non ha senso parlare di lunghezza di un segmento, né del numero che esprime il rapporto tra due segmenti, viene introdotto il concetto di birapporto (v.), mediante il quale si associa un numero a ogni quaterna di ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] che una unità di misura lineare sulla carta (per es., 1 cm) corrisponde a 100.000 unità sul suolo (cioè a 1 km); il rapporto può essere anche espresso con la s. grafica, costituita da un segmento diviso in più parti con a fianco le indicazioni delle ...
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incomunicabilita
incomunicabilità s. f. [der. di incomunicabile]. – 1. L’essere incomunicabile, impossibilità di essere partecipato ad altri: i. di un diritto, di un sentimento. 2. a. Incapacità o impossibilità [...] dell’alienazione esistenziale, trovando anche espressione artistica nel cinema. b. Meno com. con riferimento ad altri tipi di rapporto (di natura sociale, politica, ecc.), per indicare l’impossibilità di stabilire un dialogo tra parti contrapposte o ...
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prolazione
prolazióne s. f. [dal lat. prolatio -onis, der. di prolatus, part. pass. di proferre (v. proferire)]. – 1. ant. L’atto e il modo di proferire le parole: eloquentissimo fu e facondo, e con [...] e pronta p. (Boccaccio, di Dante). 2. In musica, nella teoria della notazione mensurale tra i secoli 13° e 16°, il rapporto di durata tra semibreve e minima, che poteva essere maior, quando una semibreve corrispondeva a tre minime (e si indicava con ...
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selettivita
selettività s. f. [der. di selettivo, sul modello dell’ingl. selectivity]. – 1. La proprietà di una sostanza, di un fenomeno, di un apparecchio o di un dispositivo, di essere selettivo: l’assorbimento [...] risonanza dalle altre frequenze eccitanti, che può essere espressa da un parametro detto selettanza, generalmente definito come il rapporto tra la risposta alla frequenza di risonanza e la risposta per una frequenza che differisca dalla prima di un ...
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Legame, relazione, connessione tra due o più elementi.
Diritto
R. giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto.
La nozione di r. giuridico
Caratteristica del diritto, è quella di regolare i r., giuridicamente rilevanti...
È detto rapporto i. di una funzione y=f(x) di una variabile indipendente x, il rapporto Δy/Δx, dove Δx è un incremento dato arbitrariamente alla variabile indipendente e Δy=f(x+Δx)−f(x) è l’incremento subito di conseguenza dalla funzione f(x)....