tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] pensato alla possibilità di t. lutti, di una distruzione t.?; siamo già a tal punto? Anche con questo sign. è spesso in rapporto con una prop. consecutiva: mi è costato una t. fatica, che ne risento ancora; c’era t. una confusione che non riuscivamo ...
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riflettanza
s. f. [dall’ingl. reflectance, der. del lat. reflectĕre «riflettere»]. – In ottica, lo stesso che coefficiente di riflessione, cioè il rapporto tra l’intensità della radiazione riflessa e [...] quella della radiazione incidente. R. diffusa, lo stesso che coefficiente di riflessione diffusa, cioè il rapporto tra l’intensità della radiazione diffusa e quella della radiazione incidente. ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] più un termine di comparazione o una proposizione modale col senso di «in quel modo che», esprimendo ora un rapporto di somiglianza ora un rapporto di identità: è forte come un toro; mangia come un lupo; si vogliono bene come fratelli; sei anche tu ...
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riflettometro
riflettòmetro s. m. [comp. di riflett(ere) e -metro]. – 1. Apparecchio per misurare il coefficiente di riflessione per onde elettromagnetiche, e in partic. per onde luminose o per radioonde, [...] l’intensità di un fascio d’onde inviato sulla superficie in esame con l’intensità del fascio riflesso dalla superficie medesima. 2. In radiotecnica, tipo particolare di misuratore del rapporto di onde stazionarie in una linea o in una guida d’onde (v ...
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riflusso
s. m. [comp. di ri- e -flusso1; v. anche reflusso]. – 1. non com. Nuovo flusso o afflusso: il r. del sangue dal cuore. 2. L’azione, il fatto di rifluire, cioè del fluire indietro di una corrente [...] con solvente) al fine di consentire una migliore separazione dei componenti; in partic., nella distillazione frazionata, rapporto di r. esterno, il rapporto fra la quantità di liquido che dal condensatore ritorna sul piatto superiore della colonna di ...
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filiale
(meno com. figliale, e quasi esclusivam. nel sign. 1) agg. e s. f. [dal lat. tardo filialis]. – 1. agg. Di figlio, da figlio: amore, pietà, rispetto f.; doveri filiali. 2. a. agg. Di ente o organismo [...] di due parrocchie; abbazia f., quella fondata, popolandola con proprî monaci, da un’abbazia madre, a cui la filiale rimane legata da un rapporto di dipendenza, più o meno stretto. b. Come s. f. (raro e ant. come agg.: casa f., banca f. e sim.), sede ...
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filiazione
filiazióne (o figliazióne) s. f. [dal lat. crist. filiatio -onis]. – 1. L’essere figlio; rapporto tra figlio e genitori. Nel diritto civile, il rapporto giuridico che intercorre tra figlio [...] e genitori: f. legittima, quando si tratta di figlio legittimo; f. naturale (espressione che nel nuovo diritto di famiglia sostituisce quella precedente di f. illegittima), quando autori del concepimento ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] ha la funzione di sostituire il nome, indicando, senza nominarli, esseri e cose, dicendone la quantità e la qualità, e a volte i rapporti spaziali e, a seconda delle lingue, il genere, il numero e il caso; il pronome ha quindi non solo funzione di ...
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cicatriziale
agg. [der. di cicatrice]. – Di cicatrice, che è in rapporto con una cicatrice. 1. In patologia umana: processo c., il processo di formazione di una cicatrice; tessuto c., il tessuto di tipo [...] parete (ad es. dell’esofago, conseguente a ingestione di caustici; dell’intestino, per processi tubercolari; dell’uretra, in rapporto alla blenorragia). 2. In patologia vegetale, tessuto c. (o di riparazione), il tessuto che deriva da un meristema ...
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pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] ; ho sentito dalla p. che è un Veneto. c. Impostazione particolare del modo di parlare, sia come fatto fisiologico sia in rapporto a un uso che si considera come corretto: p. netta o nitida, chiara, spiccata, distinta; p. rapida, spedita, affrettata ...
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Legame, relazione, connessione tra due o più elementi.
Diritto
R. giuridico è la relazione tra due (o più) soggetti regolata dal diritto.
La nozione di r. giuridico
Caratteristica del diritto, è quella di regolare i r., giuridicamente rilevanti...
È detto rapporto i. di una funzione y=f(x) di una variabile indipendente x, il rapporto Δy/Δx, dove Δx è un incremento dato arbitrariamente alla variabile indipendente e Δy=f(x+Δx)−f(x) è l’incremento subito di conseguenza dalla funzione f(x)....