sicurta
sicurtà (ant. o letter. sicurtate, sicurtade, sicurità, securtà, securtade e securità) s. f. [dal lat. securĭtas -atis, der. di securus «sicuro»]. – 1. Sinon. ant. di sicurezza, nelle sue accezioni [...] di assicurare, di offrire garanzia (spec. nelle espressioni dare, prestare, ricevere s.): il re Guiglielmo suo avolo data avea la sicurtà al re di Tunisi (Boccaccio). 2. Assicurazione, nel sign. giuridico-finanziario del termine; con questo sign ...
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res
s. f., lat. [affine al sanscr. rāḥ «possesso, bene, ricchezza»]. – Termine latino che, coprendo l’intero campo semantico dell’ital. «cosa», significò anche «possesso, bene economico», e in quest’ultimo [...] umana, come semplice nome o concetto senza corrispondenza nella realtà, o come idea astratta dalle cose concrete; in re (o in ipsa re «nella cosa stessa»), per significare che l’universale esiste nella realtà extramentale, in quanto tale o in quanto ...
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temperato
agg. [dal lat. temperatus, propr. part. pass. di temperare (v. temperare)]. – Nei sign. che seguono (a eccezione del sign. 3), la variante temprato non è usata nella lingua odierna, ed è anche [...] in cui è stato attuato il temperamento equabile della scala, cioè l’identificazione dei suoni alterati (do diesis con re bemolle, re diesis con mi bemolle, ecc.) che determina la divisione dell’ottava in dodici semitoni perfettamente uguali: suoni t ...
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lanciare
v. tr. [lat. tardo lanceare «vibrare la lancia», der. di lancĕa «lancia»] (io làncio, ecc.). – 1. ant. a. Scagliare la lancia: lo re in prima lanciò e fedì lo re Vermiglio (M. Villani). b. Colpire, [...] ferire di lancia, trafiggere; fig., tormentare: E quindi viene il duol che sì li lancia (Dante). 2. a. Nell’uso com., gettare un oggetto lontano, a mano o per mezzo di apposito strumento, imprimendogli ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] locuz. region. prender c., essere bocciato agli esami. 4. In numismatica, moneta di rame emessa nel 1472 da Ferdinando I d’Aragona re di Napoli e di Sicilia, del valore di 1 denaro o 1/12 di soldo, raffigurante al dritto il busto del sovrano con la ...
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apposizione
appoṡizióne s. f. [dal lat. appositio -onis, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. L’atto di apporre: l’a. della firma, del timbro d’ufficio, della data, del sigillo. In diritto, azione di a. [...] , ecc.). Nelle altre lingue la concordanza si limita al genere e numero, se l’apposizione è un nome mobile (il re Teodorico, la regina Vittoria); altrimenti può anche non esservi concordanza alcuna (il fiume Senna; i figli, oggetto delle più attente ...
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residence
〈rè∫idëns〉 s. ingl. [forma abbreviata di residence house «casa di soggiorno», dal lat. residēre «risiedere»] (pl. residences 〈rè∫idënsi∫〉), usato in ital. al masch. – Complesso alberghiero [...] costituito da piccoli appartamenti arredati e forniti di servizî centralizzati (ristorante, lavanderia, ecc.); il termine (che in questa accezione ha come corrispondente ital., molto meno com., casalbergo) ...
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aumentato
agg. [part. pass. di aumentare]. – In musica, in contrapp. a diminuito, detto di quegli intervalli (e degli accordi che ne sono interamente o parzialmente costituiti) la cui ampiezza sia accresciuta [...] dall’alterazione cromatica dei suoi termini; per es., l’intervallo di seconda do - re diesis, la cui ampiezza supera d’un semitono cromatico l’ampiezza della seconda maggiore do - re. ...
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lombardista
s. m. e f. [der. di Lombarda, titolo della raccolta sistematica degli editti dei re longobardi, e dei capitolari dei re d’Italia e imperatori fino a Enrico II († 1024)] (pl. m. -i). – Studioso, [...] esegeta dei testi di diritto longobardo, più spesso detto longobardista ...
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realista1
realista1 s. m. e f. [der. di reale1] (pl. m. -i). – Del partito del re; sostenitore, fautore dei diritti di un determinato sovrano, in un momento in cui tali diritti non sono riconosciuti [...] Cromwell; in Francia, i seguaci dei Borboni durante la Rivoluzione e il periodo napoleonico); essere più r. del re, frase dello statista e storico francese A. Thiers a proposito di legittimisti intransigenti durante la Restaurazione, usata spesso a ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.