servitore
servitóre (letter. ant. servidóre) s. m. (f. -tóra; letter. -trice) [dal lat. tardo servitor -oris, der. di servire «servire»]. – 1. a. Lavoratore addetto al disbrigo delle faccende domestiche [...] o d’ossequio: egli e molti altri amici e servidori del re Manfredi (Boccaccio); anche con riferimento all’ossequio d’amore: per una causa ideale: il primo ministro era un fedele s. del re; il Paese ha avuto in lui un leale s.; in questa accezione ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; [...] Candelora, e particolarmente il 28 dic. e il 1o genn., dirigeva le chiassose manifestazioni festive popolari; noto anche con altri nomi (re delle fave, vescovo dei pazzi, ecc.), è considerato da alcuni come successore, in epoca cristiana, dell’antico ...
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regalia
〈reġàlia〉 s. neutro pl., lat. mediev. [uso sostantivato del lat. class. regalis «del re»], usato in ital. al masch. plur. – Nel medioevo, i diritti spettanti ai re e all’imperatore in quanto [...] titolari della sovranità (per es., battere moneta, nominare giudici, fissare e riscuotere tributi, disporre dei beni rimasti vacanti): potevano essere delegati per concessione o privilegio e venivano frequentemente ...
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rege
rège s. m. [dal lat. rex regis «re»]. – Forma ant. e poet. per re: quei fu l’un de’ sette regi (Dante); Né senno astuto, né favor di regi All’Itaco le spoglie ardue serbava (Foscolo). ...
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reggia
règgia s. f. [lat. rēgia (propriam. agg., sottint. domus) «casa reale»] (pl. -ge). – L’abitazione, la residenza del re, sia essa costituita da un solo palazzo (palazzo reale), o da varî edifici: [...] la r. di Evandro era una povera capanna; il programma comprende una visita guidata alla R. di Caserta; il re d’Italia aveva la sua r. nel Quirinale; per estens., con riferimento alla corte: sono voci che vengono dalla r.; gli intrighi della r.; iperb ...
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prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo [...] durante il regno degli Aragonesi, norma legislativa emanata dal re o dal viceré, col parere del consiglio, senza partecipazione in partic.: p. sanzione di Bruges, emanata nel 1438 dal re di Francia Carlo VII per regolare i rapporti tra Stato e Chiesa ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] Per le sorrise parolette brevi (Dante); la marchesana di Monferrato ... con alquante leggiadre parolette reprime il folle amore del re di Francia (Boccaccio); con connotazione negativa, parola vuota, ingannevole: Questi in sua prima età fu dato a l ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto [...] del territorio e dei cittadini metropolitani (non del territorio e dei cittadini che, pur essendo sottoposti alla sovranità dello stato, non sono parte integrante del territorio di esso o non sono cittadini ...
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confederare
v. tr. [dal lat. tardo confoederare, der. di foedus -ĕris «alleanza», col pref. con-] (io confèdero, ecc.). – Unire politicamente: è stato il timore del comune nemico a c. le nazioni deboli [...] l’intr. pron. confederarsi, unirsi in una confederazione politica, allearsi, collegarsi: se noi ci confederiamo col re dei Romani contro al re di Francia, bisogna che la guerra si cominci (Guicciardini); estens., unirsi per una azione comune. ◆ Part ...
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fannullone
fannullóne s. m. (f. -a) [comp. di fa (da fare) e nulla]. – Persona oziosa, che non fa e non vuole fare nulla: è un gran f.; sveglia, f.!; i re fannulloni, appellativo dato comunem. agli ultimi [...] re Merovingi (rois fainéants nella storiografia francese), in quanto l’esercizio effettivo del regno era nelle mani dei loro maggiordomi. ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.