minchia
mìnchia s. f. [lat. mentŭla]. – 1. merid., volg. Il membro virile. La parola è frequente anche come esclamazione (di meraviglia, ecc.), o in espressioni ingiuriose (cfr. minchione). 2. M. di [...] re, nome pop. sicil. del pesce donzella (Coris julis), della famiglia labridi. ◆ Accr. minchióne m. (v.). ...
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crepuscolo
crepùscolo s. m. [dal lat. crepuscŭlum, der. di creper «alquanto buio»]. – 1. La luminosità del cielo a oriente prima del sorgere del Sole (sinon. in questo caso di alba o aurora) e a occidente [...] Più spesso, nell’uso com., tramonto, termine, fine: il c. della vita; nel c. de i sensi Tra le due vite al re davanti corse Una miranda visïon (Carducci); c. degli dei, espressione che, nella mitologia nordica (e come titolo di un’opera di R. Wagner ...
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medicare
v. tr. [dal lat. medicare, der. di medĭcus «medico2»] (io mèdico, tu mèdichi, ecc.). – 1. Eseguire su una parte del corpo il trattamento terapeutico locale adatto a proteggere tessuti lesionati [...] , più genericam., chi cura, chi fa le medicazioni: la ignoranza de’ medicanti (Boccaccio); ai medicanti Commessane la cura, il re cretese Da quella tenda si partia (V. Monti). ◆ Part. pass. medicato, anche come agg., soprattutto nel sign. 2 del ...
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fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. [...] sono in terra Da le f. loro (Dante); le f. di Ercole, le 12 prove di forza eroica imposte a Ercole dal re Euristeo (in senso fig., imprese difficili e molto impegnative). 5. Affaticamento, stanchezza derivante da uno sforzo compiuto, da logorio delle ...
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consacrare
(meno com. consecrare, ant. e region. consagrare, consegrare) v. tr. [dal lat. consacrare, consecrare, comp. di con- e sacer «sacro»]. – 1. Rendere sacro mediante un solenne rito religioso: [...] . 3. a. Investire, con solenne cerimonia religiosa, di un alto ministero: c. sacerdote, c. vescovo; c. imperatore, re, ecc. b. fig. Rendere legittimo, convalidare: parole, locuzioni consacrate dall’uso; diritti consacrati dalla tradizione. 4. ant ...
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restituire
restitüire v. tr. [dal lat. restituĕre «ristabilire, ricostruire, ridare», comp. di re- e statuĕre «collocare», quindi propr. «collocare al posto di prima»] (io restituisco, tu restituisci, [...] ecc.). – 1. Lo stesso che rendere (e spesso preferito a questo fuori di Toscana), ma solo in alcuni usi: a. Ridare, riconsegnare una cosa avuta in prestito, in consegna o in dono, o anche presa arbitrariamente: ...
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ma'1
ma’1 agg. m. pl. [apocope di mai, variante di mali, plur. dell’agg. malo], ant. – Cattivi: i’ son Bertram dal Bornio, quelli Che diedi al re giovane i ma’ conforti (Dante). ...
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grazioso
grazióso agg. [dal lat. gratiosus, der. di gratia «grazia»]. – 1. a. Che ha in sé grazia, che piace per la sua grazia: un bambino g.; una g. ragazza; un viso molto g.; è graziosa quando sorride, [...] , con grazia, in modo grazioso: atteggiarsi, conversare, muoversi, inchinarsi graziosamente; letter., con benevolenza, cortesemente: graziosamente fu dal re ricevuto (Boccaccio). Anticam. anche di buon grado, liberalmente, gratuitamente e simili. ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, [...] , diplomatici, culturali, commerciali, ecc.: sapere, conoscere l’i.; parlare l’i. (e, avverbialmente, parlare inglese); l’i. del re (calco dell’ingl. king’s English), la varietà più corretta e più nobile della lingua inglese, e particolarm. della ...
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creso
crèṡo s. m. [lat. croesus, gr. κροῖσος]. – Dal nome di un antico re della Lidia (6° sec. a. C.), famoso per le sue ricchezze; frequente, fin dall’antichità, in similitudini o in usi antonomastici [...] (spesso con iniziale maiuscola): essere ricco come Creso; essere un creso (oppure un Creso); i cresi della finanza; intanto maritatela con lo sposo che vi si offre adesso, e poi, se diverrete tanti Cresi, ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.