plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica [...] invariabili al plur.: i maschili e femminili in -i (il, i brindisi, la, le crisi; pari, impari, dispari); i monosillabi (il, i re; la, le gru); le parole terminanti in vocale tonica (il, i caffè; la, le virtù); i nomi in consonante (il, i lapis; il ...
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extracattedra
(extra-cattedra), agg. inv. Che è al di fuori dell’attività didattica. ◆ Cosa proponete? «Un salario europeo in 4 o 5 anni, però a partire da oggi. I soldi che ci sono vanno divisi fra [...] prof che lavora fuori orario il pomeriggio, sì alle attività extracattedra svolte da tutti» [Piero Bernocchi intervistato da Ma(rio) Re(ggio)]. (Repubblica, 4 marzo 1999, p. 8, Politica) • Il problema è che solo una minoranza di docenti alla Bocconi ...
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febbraio
febbràio (ant. o region. febbraro) s. m. [lat. februarius, agg. der. di februus «purificante», perché presso i Romani destinato alla purificazione]. – Secondo mese dell’anno nel calendario giuliano [...] : quello scoppiato a Parigi il 23-24 febbr. 1848, che pose fine alla «monarchia di luglio», costringendo all’esilio il re Luigi Filippo e instaurando, in sua vece, un governo repubblicano; e quello che nel febbraio 1917 costituì la fase preliminare ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] proprie. 1. a. Chi esercita un alto ufficio, agendo in nome e per conto di un’autorità superiore: i m. del re (solo nel linguaggio letter. e in senso storico: gli alti dignitarî e ufficiali di corte che assistevano il sovrano nelle sue funzioni e ...
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numano
agg. – Di Numa Pompilio, secondo re di Roma (dal 715 al 673 a. C.), autore, secondo la tradizione, di importanti riforme giuridico-religiose: calendario n., il calendario istituito da Numa Pompilio, [...] che, regolato principalmente sul moto della Luna, stabiliva la durata dell’anno in 355 giorni, suddivisi in 12 mesi, e prevedeva ogni due anni l’intercalazione, dopo il 23 febbraio, di un periodo di 27 ...
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sparigliare
v. tr. [der. di pariglia, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sparìglio, ecc.). – 1. non com. Disfare una pariglia, una coppia di animali o di oggetti: s. i cavalli. 2. Nel gioco della scopa [...] con un sette due o tre carte più piccole, in modo che l’ultimo sette resti spaiato; analogam. s. i sei, i re; anche assol.: cerca di non sparigliare. ◆ Part. pass. sparigliato, anche come agg., spaiato, non più in coppia: un cavallo, un sette ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] ha la prima terza minore (do-mi♭-sol). c. Modo m., quello il cui terzo grado dista dal primo una terza minore (do-re-mi♭-fa-sol-la♭-si). 4. In matematica, l’espressione «minore di» si rende simbolicamente col segno 〈 (cioè a 〈 b significa che a ...
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titanic
tìtanic 〈-ik〉 o 〈-ič〉 s. m. [pronunce arbitrarie dell’agg. ingl. titanic 〈taitä′nik〉 «titanico, colossale», diffusesi popolarmente in Italia in occasione del tragico naufragio, nel 1912, del [...] questo nome (Titanic) in seguito a un urto contro un iceberg, nell’Atlantico settentr., durante il suo viaggio inaugurale]. – Nel gergo dei giocatori di poker, denominazione usuale della doppia coppia di maggior valore, formata da due assi e due re. ...
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sconfortare
v. tr. [der. confortare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sconfòrto, ecc.). – 1. Far perdere d’animo, togliere ogni possibilità di conforto, ogni entusiasmo; deprimere, scoraggiare: più che [...] sconsigliare: Forse che l’odio che a Rinaldo porta A stare in sua presenza la sconforta (Berni); sconfortava il Re di Francia l’andata del Pontefice ai Principi (Guicciardini). ◆ Part. pres. sconfortante (v. la voce). ◆ Part. pass. sconfortato, anche ...
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elemosiniere
elemoṡinière (anche elemoṡinàrio, elemoṡinièro, e ant. limoṡinière o limoṡinièro) s. m. e agg. [der. di elemosina]. – 1. s. m. Chi, nelle corti di un tempo, aveva l’ufficio di distribuire [...] (dal 1606 in poi, per tradizione, un cardinale), che aveva la direzione di tutto quanto concerneva il culto alla corte dei re di Francia e sovrintendeva a un gran numero di ospedali; e. segreto del papa, arcivescovo assistente al soglio, capo dell ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.