sillaba
sìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] sillabe di fa-ì-na). Le sillabe che terminano in vocale si chiamano aperte o libere (per es. le tre sillabe di pa-ga-re); quelle che terminano in consonante si chiamano chiuse o implicate (per es., le prime due di con-trat-to). L’apertura o chiusura ...
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nona1
nòna1 s. f. [dal lat. nona, femm. di nonus «nono»]. – 1. a. Presso i Romani, l’ora del giorno corrispondente al periodo dalle tre alle quattro del pomeriggio. Presso i cristiani si è conservata [...] nella scala a temperamento equabile dal rapporto 2,24490 (n. maggiore, per es.: do1-re2) o 2,11892 (n. minore: do1-re ♭). b. Accordo di 5 suoni (4 terze congiunte) nell’ambito di un intervallo di nona (maggiore nel modo maggiore, minore nel modo ...
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infante2
infante2 s. m. [dallo spagn. infante, che è dal lat. infans -antis: v. la voce prec.]. – Nelle monarchie spagnola e portoghese, designazione onorifica dei principi figli legittimi del re, fatta [...] eccezione per il primogenito, estesa talvolta anche ai cognati del re; in uso dal sec. 14°, prende origine dal riconoscimento dello stato di perpetua soggezione dei principi della famiglia sovrana rispetto al re. ...
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regnare
v. intr. [dal lat. regnare; v. regno] (io régno, ... noi regniamo, voi regnate, e nel cong. regniamo, regniate; aus. avere). – 1. Esercitare la funzione di re: Francesco I regnò in Francia, sulla [...] anche come agg., in senso proprio, che esercita la funzione di re: il principe regnante, e la casa, la famiglia regnante; fig all’intensità). Anche, sostantivato, chi regna, o, senz’altro, re: i doveri, le responsabilità di un regnante; più spesso al ...
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luogotenente
luogotenènte s. m. [comp. di luogo e del part. pres. di tenere]. – 1. In genere, chi tiene temporaneamente un ufficio (per lo più una carica altissima) invece di un’altra persona: l. del [...] siciliane nel 1860-61, a Roma e provincia nel 1870) fu delegata dal governo la funzione di reggere e governare in nome del re i territorî degli ex-stati, subito dopo l’emanazione del decreto di annessione o alla vigilia dell’emanazione stessa. 2. Nel ...
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regolo2
règolo2 s. m. [dal lat. regŭlus «piccolo re, principe», dim. di rex regis]. – 1. Re che comanda su un piccolo territorio o popolo. Il termine, già adoperato dagli antichi Romani per indicare [...] i minori re dell’Africa o dell’Asia, è stato talvolta ripreso, in tempi moderni, come sinon. di ras e, con sign. estens., per indicare signore di limitato dominio, spesso con valore spreg.: La sua legge è il brando barbaro Che i suoi r. invocâr ( ...
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settima
sèttima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. settimo]. – 1. Con il valore di numerale ordinale dell’agg. settimo, ricorre in alcune denominazioni nelle quali è facilmente sottinteso il sost. femm.: [...] settima), con terza maggiore, quinta giusta, settima minore (talvolta detto accordo di s. di dominante); di seconda specie (es. re-fa-la-do), con terza minore, quinta giusta, settima minore; di quinta specie (detto anche accordo di s. diminuita), con ...
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nasone
nasóne s. m. [accr. di naso]. – 1. Naso grosso o molto prominente. 2. (f. -a) Persona dotata di un grosso naso: guarda quel n. (o quella nasona)!; re nasone o re Nasone, soprannome del re Ferdinando [...] IV di Napoli (1751-1825) ...
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ala
(ant. àlia) s. f. [lat. ala] (pl. ali, ant. o poet. ale, ant. àlie). – 1. a. Nome delle appendici mobili a forma espansa che, in numero di due negli uccelli e di due o quattro in molti insetti, servono [...] di battere i calci d’angolo); per la mezz’ala, v. mezzala. g. Nel gioco degli scacchi, ala di re, le colonne situate a fianco della colonna di re (a destra per il Bianco, a sinistra per il Nero); ala di donna, le colonne situate a fianco della ...
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quare1
quare1 avv., lat. [da qua re, con funzione sia interr. «per quale cosa?», sia relativa «per la qual cosa»], invar. – Perché, per quale ragione (come avv. interrogativo), o per la ragione che, [...] : E come e quare, voglio che m’intenda (Dante), voglio farti sentire come e perché ciò avvenne. Analogam. la locuz. non sine quare, non senza ragione: non sine quare Carlo ... Imperadore il fece re dei buffoni e delli istrioni d’Italia (Sacchetti). ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.