recitare v. tr. [dal lat. recitare, der. di citare, col pref. re-, propr. "fare l'appello delle persone citate in tribunale", poi "leggere a voce alta"] (io rècito, ecc.). - 1. [riportare a voce più o [...] meno alta un testo imparato a memoria: r. una poesia; r. le preghiere] ≈ declamare, ripetere. ‖ dire, proferire, pronunciare. 2. (teatr., cinem.) a. [rappresentare un ruolo teatrale o cinematografico: ...
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réclame /re'klam/ s. f., fr. [in origine, termine tipogr. nel senso di "chiamata", poi breve cenno nel testo di un giornale con rinvio agli annunci pubblicitari, infine pubblicità], in ital. invar. - 1. [...] (massm.) [attività intesa a dare la più ampia diffusione a un prodotto o a un servizio] ≈ propaganda, pubblicità. 2. (massm.) [mezzo con cui si reclamizza qualcosa] ≈ pubblicità. ⇓ cartellone, comunicato ...
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reclinare v. tr. [dal lat. reclinare, der. di clinare "chinare, piegare", col pref. re-]. - [portare verso il basso: r. il capo o la testa sul petto; r. la spalliera] ≈ abbassare, chinare, flettere, inclinare, [...] piegare. ↔ alzare, drizzare, sollevare ...
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recludere /re'kludere/ v. tr. [dal lat. recludĕre "aprire" e anche "chiudere, rinchiudere"] (coniug. come accludere), non com. - [tenere prigioniero o in una condizione simile alla prigionia] ≈ carcerare, [...] imprigionare, incarcerare, (fam.) ingabbiare, (fam.) mettere dentro, rinchiudere, segregare. ↔ liberare, scarcerare ...
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recluso /re'kluzo/ [part. pass. di recludere]. - ■ agg. [che vive in condizioni di segregazione, di prigionia] ≈ detenuto, prigioniero, rinchiuso, segregato. ■ s. m. (f. -a) [chi sta scontando una pena [...] carceraria] ≈ carcerato, detenuto, galeotto, prigioniero ...
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nientemeno /njente'meno/ (o niente meno) avv. [grafia unita di niente meno]. - 1. [in misura non inferiore, spesso seguito da che o di: era n. che la figlia del re] ≈ addirittura, nientedimeno, (scherz.) [...] nientepopodimeno, perfino. 2. [espressione enfatica di meraviglia o stupore, usata come inciso o come interiez.: "Sostiene di avere origini principesche" "N.!"] ≈ addirittura, nientedimeno ...
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recondito /re'kɔndito/ agg. [dal lat. recondĭtus, part. pass. di recondĕre "nascondere"], lett. - 1. [difficile da raggiungere: nell'angolo più r. del bosco] ≈ appartato, distante, fuori mano, isolato, [...] lontano, nascosto, (lett.) remoto, (lett.) riposto, (lett.) romito, (lett.) secluso, solitario, sperduto. ↔ accessibile, a portata di mano, vicino. 2. (fig.) [sconosciuto ai più, non divulgato: mi svelò ...
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recriminare v. intr. [dal lat. mediev. recriminari, der. del lat. crimen "imputazione, accusa", col pref. re-] (io recrìmino, ecc.; aus. avere). - [esprimere rammarico per quanto si è fatto o per quanto [...] è accaduto] ≈ affliggersi, crucciarsi, dispiacersi, dolersi, lagnarsi, lamentarsi, rammaricarsi, rincrescersi. ↔ compiacersi, gioire, rallegrarsi ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.