barone /ba'rone/ s. m. [forse dal germ. ✻baro "uomo libero"]. - 1. (stor.) [titolo nobiliare medievale, proprio di coloro che avevano ricevuto il feudo direttamente dal re] ≈ ⇑ feudatario, nobile, patrizio, [...] chi, per la sua posizione economica, politica, ecc., si ritiene disponga di potere eccessivo: i b. dell'università] ≈ (spreg.) boss, (lett.) maggiorente, magnate, notabile, padrone, (spreg.) ras, re, signore. ‖ autocrate, despota, dittatore, tiranno. ...
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salomonico /salo'mɔniko/ agg. [dal nome del re d'Israele Salomone] (pl. m. -ci). - [che mostra saggezza e imparzialità degne del celebre re Salomone: giustizia s.] ≈ equo, giusto, imparziale. ↔ cieco, [...] ingiusto, iniquo, miope, parziale ...
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copritavolo /kɔpri'tavolo/ s. m. [comp. di copri(re) e tavolo] (pl. -i o invar.). - [copertura di tessuto che si dispone sopra un tavolo] ≈ ‖ tovaglia. ...
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epifania /epifa'nia/ s. f. [dal lat. tardo epiphanīa, gr. epipháneia, in origine agg. neutro pl., "(feste) dell'apparizione" e quindi "manifestazione (della divinità)"]. - 1. (eccles.) a. [festività (6 [...] gennaio) in cui si commemora la visita dei re Magi a Gesù in Betlemme] ≈ (pop.) befana. b. (estens.) [manifestazione della divinità] ≈ ierofania. 2. (lett.) [atto di manifestarsi di qualcosa o di qualcuno] ≈ apparizione, comparsa, manifestazione, ...
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Fabio Rossi
buono. Finestra di approfondimento
In senso morale - Estesissima è l’area semantica di b. (più ristretta quella di cattivo), che abbraccia la sfera del gusto, della morale, dell’utilità, della [...] , perfido (se, anche senza essere violento, comunque fa soffrire gli altri), perverso (che prova piacere nell’altrui sofferenza: a un re perverso / gastigo va, fuor che il nemico brando? [V. Alfieri]). Malvolente è più formale; rio (Ahi, crudel sorte e ...
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Fabio Rossi
essere. Finestra di approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. pieno e quindi con sinon.) e grammaticale (vale a [...] niente»; sinon.: essere possibile, potere). Esserci ha anche un altro sign. (quello di «esistere»), molto comune (c’era una volta un re che viveva su una montagna; c’è molto rumore in questa strada). Spesso, soprattutto nel parlato, c’è è usato per ...
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sbattighiaccio /zbat:i'gjatʃ:o/ s. m. [comp. di sbatte(re) e ghiaccio], invar., non com. - [recipiente metallico con coperchio usato per mescolare ghiaccio e gli ingredienti di un cocktail] ≈ (non com.) [...] scotitoio, shaker ...
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sbattiuova /zbat:i'wɔva/ (o sbattiova) s. m. [comp. di sbatte(re) e uovo], invar. - [arnese usato per montare la panna, la chiara d'uovo, ecc.] ≈ frullino, frusta. ...
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perdifiato s. m. [comp. di perde(re) e fiato]. - [solo nella locuz. a perdifiato] ▲ Locuz. prep.: a perdifiato [fino a perdere il fiato: correre a p.] ≈ all'impazzata, a più non posso, a rotta di collo, [...] (non com.) a tutta lena ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.