restauro /re'stauro/ (ant. ristauro) s. m. [der. di restaurare, ristaurare]. - (artist.) [il restaurare un edificio, un'opera d'arte, un manufatto, ecc.: r. di una vecchia pendola] ≈ (non com.) restaurazione, [...] riattamento, riparazione, ripristino, [di appartamenti] ristrutturazione. ‖ accomodamento, riparazione, riqualificazione ...
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restio /re'stio/ agg. [lat. ✻restivus, der. di restare "resistere, fermarsi"]. - 1. [assol., di animale, spec. da sella o da tiro, che si rifiuta di muoversi o di obbedire: i muli sono spesso r.] ≈ indocile, [...] ricalcitrante. ↔ docile, mansueto. 2. (estens.) [di persona, che non è disposto, o è mal disposto, a compiere quanto gli viene ordinato, richiesto e sim., con la prep. a o assol.: essere r. agli ordini; ...
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restituire v. tr. [dal lat. restituĕre "ristabilire, ricostruire, ridare", der. di statuĕre "collocare", col pref. re-] (io restituisco, tu restituisci, ecc.). - 1. a. [dare indietro a qualcuno quello [...] che ha dato in prestito, in consegna o in dono, oppure quello che ha perduto o gli è stato sottratto, anche con la prep. a del secondo arg.: r. una somma di denaro; r. il portafoglio al legittimo proprietario] ...
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retaggio /re'tadʒ:o/ s. m. [dal fr. ant. eritage, der. di eriter, lat. hereditare], lett. - 1. (ant.) [insieme di beni nel possesso dei quali si succede: Del r. miglior nessun possiede (Dante)] ≈ eredità, [...] Ⓣ (giur.) legato. 2. (fig.) [insieme di valori, di beni non materiali lasciati ai propri discendenti, discepoli e sim.: r. culturale] ≈ eredità, lascito, patrimonio. ‖ bagaglio ...
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reticolo /re'tikolo/ s. m. [dal lat. reticŭlum, o reticŭlus, dim. di rete "rete"]. - [oggetto, elemento, struttura a forma di rete] ≈ [→ RETICOLATO s. m. (1)]. ...
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retorica /re'tɔrika/ (ant. o lett. rettorica) s. f. [da lat. rhetorica (ars), gr. rhētorikḗ (tékhnē)]. - 1. (crit.) [l'arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace] ≈ eloquenza, oratoria. [...] 2. (estens., spreg.) [modo di scrivere e di parlare ampolloso, enfatico e sostanzialmente privo di contenuti: un discorso pieno di r.] ≈ ampollosità, enfasi, gonfiezza, (lett.) grandiloquenza, magniloquenza, ...
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retorico /re'tɔriko/ (ant. o lett. rettorico) [dal lat. rhetorĭcus, gr. rhētorikós] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. (crit.) [che riguarda la retorica: arte r.] ≈ oratorio. 2. (estens., spreg.) [di discorso, [...] scritto, ecc., caratterizzato da ampollosità, enfasi e sostanziale mancanza di contenuti: stile r.] ≈ ampolloso, enfatico, gonfio, (lett.) grandiloquente, magniloquente, pomposo, ridondante. ‖ prolisso. ...
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retrattile /re'trat:ile/ agg. [der. del lat. retractus, part. pass. di retrahĕre "ritrarre"]. - 1. (zool.) [di organo animale, che si può ritrarre: le tartarughe hanno la testa r. nel guscio] ↔ protrattile. [...] 2. (tecn.) [di organo meccanico, che può essere ritirato in un apposito alloggiamento: stilografica con pennino r.] ≈ rientrabile, rientrante ...
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retribuire v. tr. [dal lat. retribuĕre "dare, restituire", der. di tribuĕre, "attribuire", col pref. re-] (io retribuisco, tu retribuisci, ecc.). - 1. [dare ad altri il denaro dovuto per una prestazione: [...] r. l'idraulico] ≈ pagare, ricompensare, rimunerare, [riferito a dipendenti] salariare, [riferito a dipendenti] stipendiare. 2. (fig.) [dare una giusta ricompensa: Dio retribuisce ogni uomo secondo i suoi ...
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rétro /re'tro/ agg., fr. [abbrev. di rétrospectif "retrospettivo"], in ital. invar. - [che si rifà al passato più o meno recente, non più attuale: gusto r.] ≈ antiquato, datato, démodé, out, sorpassato, [...] superato, vintage. ↔ à la page, all'avanguardia, attuale, in, moderno, trendy. ↑ dernier cri ...
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Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.